POSTA! - COME DIAMO NA' BOTTA AL PIL? CON DROGA E MIGNOTTE! GLI ITALIANI SPENDONO IN DROGA E PROSTITUTE QUASI 20 MILIARDI ALL'ANNO, E TUTTI IN NERO. TASSARE TUTTI STI SOLDI, LEGALIZZANDO UN IMMENSO MERCATO CHE ESISTE, AIUTEREBBE LA NOSTRA ECONOMIA - MUORE LA LA QUINTA PORNOSTAR: NON SARA’ CHE C'É IN GIRO QUALCUNO CON LA CAPPELLA AVVELENATA?

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

PAPA BERGOGLIO IN CILE PAPA BERGOGLIO IN CILE

Lettera 1

Strano che il Papa non sia sceso lui a cambiare lo pneumatico forato; sposalizio  in volo, amazzone a cavallo disarcionata...comincio a pensare che, da vero Gesuita, sia lui il regista di tutto.

Giuseppe Tubi

 

Lettera 2

Caro Dago, ministro dell'Economia candidato a Siena vuol dire MPS (Mai Padoan al Senato).

BarbaPeru

 

Lettera 3

Ma perchè permettere a Feltri di continuare a dire boiate su tutto e su tutti . Adesso riesce anche a fare un'analisi sui generi e sulla natura non democratica, ma veramente crede di valere economicamente quanto lo pagano per dire fesserie. E poi quel suo essere maschietto che lo mette al di sopra di tutto il sesso femminile perchè lui ha "il pene".

A.Branno

 

benedetto della vedova benedetto della vedova

Lettera 4

Questa mattina in un dibattito televisivo su Rai News, Benedetto Della Vedova, criticando Salvini e la Lega, affermava che lui invece è coerente. Ma quante volte ha cambiato casacca? Ricordo che era nel partito di Fini e poi è riuscito a diventare sottosegretario agli esteri con Renzi e ora con Gentiloni (non so neanche con quale partito) e alle prossime elezioni si candiderà con la Bonino. Ma un po' di pudore mai, eh? Inutile dire che ho cambiato canale.

Patrizia, Torino

 

Lettera 5

prostituzione prostituzione

Preclaro Dago, vorrei dire alla sig.ra Ali Michael che non aveva bisogno di rinunciare a riprodursi per evitare di avere figli bianchi e con "privilegio" biologico" come lei afferma... bastava aver figli con un nero... (scusa… persona di colore... politically correct ) avrebbe avuto dei bei figli mulatti e la coscienza a posto...

Asgaqlun

PS ma non voler avere figli mulatti non è anch’essa una forma di razzismo verso i neri cara professoressa…?

 

Lettera 6

liliana segre liliana segre

Caro Dago, il presidente Mattarella ha nominata Liliana Segre senatore a vita, come molti giudico tardiva questo riconoscimento che poteva essere fatto, per esempio, già da Napolitano che però ha preferito nominare due milionari residenti all'estero, che non pagano tasse in Italia, e brillano per assenteismo (ancora grazie Napolitano!!). Mi auguro che la neosenatrice faccia sentire forte le preoccupazioni espresse dal Rabbino Capo sui pericoli che rappresentano per l'Italia i tanti musulmani che arrivano nel nostro Paese senza avere l'intenzione di rispettare i nostri usi, costumi e religioni. Lo farà? Ci riuscirà?

FB

 

Lettera 7

vittorio sgarbi tremonti vittorio sgarbi tremonti

Come diamo na' botta al pil? a mignotte e droga - gli italiani spendono in droga e prostitute quasi 20 miliardi all'anno, e tutti in nero. ecco tassare tutti sti soldi legalizzando un immenso mercato che esiste aiuterebbe la nostra economia. per l'Istat nel 2016 il Pil è di 1.672,438 miliardi di euro correnti. legalizzare vale (se non ho sbagliato i conti) un +1,1% sul pil 2016

A.Cic

 

Lettera 8

Caro Dago, Berlusconi offre un seggio sicuro a Sgarbi, Gentiloni sceglie oggi il collegio dove presentarsi: è un fatto divenuto normale in tutti i partiti, anche se, questo si, fortemente anti democratico. In Italia si è persa la funzione di un parlamentare, che sarebbe di rappresentare un collegio specifico, non di fare il volere del capo partito che l'ha nominato.

 

Incredibile che per limitare questi abusi basterebbe una norma, universalmente usata, semplicissima e ovvia: ogni candidato deve essere stato per un certo numero di anni residente nel collegio dove si presenta.

Gianni da Bardonecchia

 

Lettera 9

alain delon alain delon

Caro Dago, ma se il cane di Delon muore prima di lui, che fa si suicida? C’è da sperarlo. Gli animali non ci appartengono e non siamo nessuno per decidere che non abbiano diritto a rifarsi una vita dopo di noi.

Sab

 

Lettera 10

Muore la quinta pornostar: forse c'é in giro qualcuno con la cappella avvelenata?

Umba Dumba

 

Lettera 11

Caro Dago, il fatto che Alessandra Mussolini, depositaria dei sani valori femminili e famigliari, difenda in maniera così appassionata l'amante del nonno spiega la sua tolleranza nei confronti del marito che andava con prostitute minorenni.

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 12

alain delon alain delon

Caro Dago Siamo stati quasi sempre governati da sinistra e centro-sinistra negli ultimi 50 anni. Infatti recentemente è aumentato il reddito procapite, ma è finito quasi tutto in tasca a 14 persone. A questo punto una più equa distribuzione del reddito dovremmo aspettarcela dai 5 stelle o chi se no? sbaglio? Un caro saluto

Blue note

 

Lettera 13

Caro Dago, un grazie sentito alla leadershit europea per l'insistenza con la quale manifesta seriosa preoccupazione per il voto italiano, fornendo continui assist all'establishment. Su così convinta ed autorevole indicazione sapremo benissimo come votare per fare loro un dispetto e almeno tentare di sfilare le dorate poltrone da sotto i loro procaci sederi.  

Cincinnato 1945

 

Lettera 14

BERLUSCONI SALVINI BERLUSCONI SALVINI

Caro Dago, fine settimana di fuochi di artificio sul fronte politico. Ci sono state kermesse, incontri, raduni oceanici e riunioni tra pochi intimi, per dare la spinta ad un sistema politico che puzza talmente di stantio e vecchio, da risvegliare le ambizioni di un mondo archeologico sopito.

 

Potremmo cominciare dal reperto per antonomasia, il nostro Silvio da Arcore, ma preferisco “principiare” con il democristiano fatto e rifinito, quel Giggino Di Maio, tanto avverso al ras campano, De Luca, da uscirne, per contrapposizione, se non simpatico, per lo meno, bisognoso di protezione.

 

Ormai il suo volto e sorriso beffardamente campano, spunta in ogni dove; la sua lenta parlata, senza sbavatura e senza la veemenza tipica del sanguigno Di Battista (più amato dalla base, ma meno vendibile alla platea ultra sessantenne dei votanti italioti), sta cominciando a fare presa. Certo, peggio delle macchiette o presunte menti politiche precedenti è impossibile fare, ma basterà a dargli quel quid che serve per vincere?

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

 

Dall’altra parte il sempiterno, il redivivo, il maimortoperdavvero, Silvio da Arcore. A sentirlo parlare, sembrerebbe di fare un salto all’indietro. Un carpiato con doppio avvitamento e scappellamento a destra. Incredibile come questo oste della politica, continui, come un disco rotto, a ripetere le stesse cose, senza che nessuno abbia le palle di fargli notare che si sta ripetendo da due decenni e che, malgrado tutto, una volta giunto al potere, ha fatto tutt’altro!

 

Ma si sa che le pecore vanno dietro al pastore, e se il pastore frattempo ha subito varie condanne, la colpa non è sua, ma di questa giustizia criminale che lo sta costringendo a lavorare come uno schiavo, senza potersi candidare in prima persona. Solita solfa e soprattutto, coraggio recuperato. Parlare di sentenza criminale a qualche settimana dal voto, è un salto nel buio che difficilmente il nostro fa. Deve avere certezze sulla sua assoluzione e quindi il quadro generale sarà apocalittico.

beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale

 

Il centro destra vince le elezioni, ma la lega comincerà a sentirsi soffocata dalla solita presenza ingombrante del vecchietto arcoriano; e quindi lo scopo di una legge elettorale seria o meno brutta e cervellotica di questa, sarà l’unico prefissato. Ed alla prossima tornata, ecco che l’ultra ottantenne si mette in pista per candidare sé stesso! Siamo un paese che vive di storia e reperti, quale migliore occasione o spot elettorale che avere a capo del governo un residuato archeologico (malamente restaurato), che guida il paese? Paese messo malissimo e con prospettive, peggiori.

Incrociamo le dita.

Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e reperti che indicano la via.

Saluti

Pegaso Nero

 

Lettera 15

Dago dahhling, Dago come Voltaire!? Dopo le misure prese da Minniti e Gabrielli contro le fake news, se ritrasmetti notizie (o fai titolazioni troppo fantasiose) poi giudicate false dalla Laica Inquisizione (Orwell forever!), sarai mandato al confino a Ventotene? Potrebbe salvarti la tua vicinanza (in tanti sensi) con la Santa Città del Vaticano, in cui potrai sempre rifugiarti.

voltaire voltaire

 

Voltaire passò parte della sua lunga vita a Ferney (F), sempre pronto a rifugiarsi a Ginevra (Ch), pochi km da Ferney. In effetti non ne ebbe mai bisogno, prima perché era protettto dalla "divina" Marchesa di Pompadour e poi perché ormai era troppo famoso e riverito da tanti potenti (che sapeva "leccare" divinamente) di allora, persino dalla tedesca Caterina la Grande, zarina di tutte le Russie e conquistatrice della Crimea, che lui definiva la Semiramide del Nord.

 

Verso la fine della sua vita, rientrò in trionfo nella Parigi di Luigi XVI e Maria Antonietta. Non fece a tempo ad assistere alla Rivoluzione, che lui non avrebbe approvato, e si salvò quindi anche dalla dittatura imperiale di Napoleone I, che quanto a libertà di pensiero fu molto più feroce dei regimi degli ultimi due re dell'Ancien Regime. Come ben aveva capito la sublime Madame de Stael. Ossequi

Natalie Paav

 

Lettera 16

virginia raggi metro c virginia raggi metro c

Caro Dago, Virginia Raggi, stanca di occuparsi, coi risultati che sappiamo, di monnezza e di trasporti pubblici, ha volato in alto, promettendo di eliminare dalla toponomastica romana le vie intitolate a persone che abbiano firmato quel manifesto della razza che fu il tentativo di giustificare "scientificamente" l'introduzione in Italia delle leggi razziali.

 

Le vie in questione potrebbero non essere pochissime e alcuni dei personaggi interessati occuparono, successivamente, posizioni di rilievo nella vita culturale o addirittura istituzionale della repubblica; tuttavia la proposta mi sembra condivisibile, soprattutto se sarà applicata senza deroghe a favore di raccomandati (sì, si può esserlo anche da morti): non merita di essere ricordato con una via, quali che siano state le sue benemerenze in altri campi, chi, per convinzione, viltà o semplice conformismo, sottoscrisse un manifesto che era, oltre che ignobile e nefasto, anche cretino.

la sindaca di roma virginia raggi (2) la sindaca di roma virginia raggi (2)

 

Non vorrei però che, siccome l'appetito vien mangiando, si partisse da qui per cominciare anche a Roma una ridicola ed antistorica caccia a tutte le testimonianze superstiti del passato (e non rimpianto) regime, come si è fatto in altre località per dar retta a qualche professionista dell'antifascismo più gretto o, talvolta, per compiacere un certo gruppo etnico dei cui voti si ha disperatamente bisogno.

 

Quindi, Virgì: via, senza eccezioni, le strade intitolate ai firmatari del libello antisemita ma il resto lasciamolo stare, perché è storia, ok? E poi cerca di dedicarti un po' di più all'Atac e all'Ama, perché qui le cose vanno proprio male, e in tutta Roma, non solo in via Azzariti o via De Francisci... Federico Barbarossa

 

 

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