1 - CARCERI: DAL CSM OK A MAGGIORANZA A RENOLDI CAPO DEL DAP
(ANSA) - Un voto contrario e tre astensioni. Il Csm ha dato così il via libera a maggioranza al collocamento fuori ruolo di Carlo Renoldi, chiesto dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia, per consentirgli di assumere l'incarico di capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.
Contro ha votato il laico della Lega Stefano Cavanna, ritenendo Renoldi una figura "divisiva", mentre si sono astenuti il laico del M5S Fulvio Gigliotti e i togati Nino Di Matteo e Sebastiano Ardita.
La nomina di Renoldi deve passare dal Consiglio dei ministri, ma ha già suscitato polemiche all'interno della maggioranza per le posizioni assunte dal magistrato sul carcere duro per i mafiosi e sull'ergastolo ostativo.Al punto da spingerlo a inviare nei giorni scorsi una lettera di chiarimento alla ministra Cartabia.
2 - CARCERI: DI MATTEO, FORTI PERPLESSITA' SU ESTERNAZIONI RENOLDI = CARCERI: DI MATTEO, FORTI PERPLESSITA' SU ESTERNAZIONI RENOLDI =
(AGI) - "Sono perfettamente consapevole che, in applicazione della normativa primaria e secondaria attualmente vigente, non sussistono formali motivi ostativi all'autorizzazione in questione. Oggi sicuramente questo plenum autorizzera' il collocamento fuori ruolo del dottor RENOLDI per assumere l'incarico di Capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, ma cio' non si realizzera' anche con il mio voto".
Lo ha detto in plenum il togato indipendente Nino Di Matteo, spiegando le ragioni della sua astensione. "Le forti perplessita' che impediscono alla mia coscienza di votare a favore del collocamento fuori ruolo del dottor RENOLDI per assumere un incarico cosi' importante e delicato derivano da talune sue esternazioni pubbliche", afferma Di Matteo, ricordando in particolare, che RENOLDI "ha utilizzato toni e parole sprezzanti nei confronti di coloro i quali, altrettanto legittimamente, avevano assunto posizioni diverse dalle sue, arrivando a delegittimare gravemente perfino il Dipartimento che ora e' chiamato a dirigere e quindi i suoi appartenenti".
Il togato ricorda poi le parole di RENOLDI in occasione della commemorazione, nel 2020, di Margara, in passato capo del Dap e rileva che "nel precisare ulteriormente che con l'espressione antimafia militante aveva inteso riferirsi ad associazioni, movimenti, testate editoriali ed anche ad ambienti e soggetti istituzionali" RENOLDI "ha definito - osserva Di Matteo - almeno alcune parti di tale 'Antimafia' come esempio di 'ottuso giustizialismo' bollando ancora la costante invocazione da piu' parti del rispetto del principio di certezza della pena come esplicativa di un 'vecchio retribuzionismo da talk show'".
marta cartabia in conferenza stampa
Per questo, ha concluso il togato indipendente, "non posso in coscienza esprimere voto favorevole all'autorizzazione al collocamento al vertice del Dap di un collega che in occasioni pubbliche ha dimostrato pervicace e manifesta ostilita' nei confronti di ambienti e soggetti, anche istituzionali, che avrebbero quantomeno meritato un diverso rispetto
MARTA CARTABIA MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO MARTA CARTABIA 2