Marco Antonellis per Dagospia
Il 24 Gennaio sarà convocato il prossimo Cda della Rai ed in quella sede con tutta probabilità già comincerà a prendere forma il nuovo piano editoriale dell'azienda di viale Mazzini che sarà poi presentato nel mese successivo.
Ma per capire che piega prenderà la nuova Rai gialloverde a guida Foa-Salini bisognerà attendere il "walzer dei corrispondenti", un puzzle che si va componendo proprio in queste ore e che non si fermerà nemmeno durante le festività natalizie: "Per capire chi comanda veramente in azienda la cartina di tornasole sarà la sede Rai di Bruxelles perché è da lì che si racconta l'Europa agli italiani" spiegano fonti interne. Ed è proprio lì infatti che i sovranisti alla Salvini vogliono piazzare una loro pedina ed attendono al varco il Presidente Marcello Foa anche per capirne il peso specifico nelle dinamiche di viale Mazzini.
Ad ogni modo, spiegano le medesime fonti, la nuova Rai gialloverde punterà molto sulla riduzione dei costi soprattutto per quanto riguarda il personale e gli incarichi esterni (a cominciare dai format). Da qui la decisione, che sembra ormai presa, del ritorno di Fabio Fazio a Raitre, magari in seconda serata. Al suo posto su Raiuno è da mesi che si parla del possibile ritorno di Massimo Giletti.
Tra i "ritorni" eccellenti potrebbe esserci anche quello di Simona Ventura: c'è chi la vedrebbe bene a The Voice piuttosto che a Quelli che il calcio. Nel frattempo si sta studiando anche una striscia di informazione quotidiana da mandare in onda subito dopo il Tg1: c'è già la fila di potenziali conduttori per la striscia che già fu di Enzo Biagi. Piacerebbe anche a Milena Gabanelli, perfetta per la narrazione grillina.
C'è poi da sistemare la questione riguardante ben 8 direttori e 6 vicedirettori rimasti senza incarico, un nodo in più da sciogliere per l'Ad Fabrizio Salini. Nomi non da poco tra i quali spiccano Mario Orfeo, Monica Maggioni, Angelo Teodoli, Andrea Montanari e Ida Colucci. Infine l'approvazione dei Piani editoriali: ottimo risultato per Gennaro Sangiuliano al Tg2 e per Giuseppina Paterniti al Tg3 mentre al di sotto delle attese Giuseppe Carboni al Tg1 (solo 88 "si" contro i 121 del predecessore) e Luca Mazzà al Giornale Radio (91 "si" e 64 "no" con 19 schede bianche).