RAI, DI TUTTO DI PUS – NEL SILENZIO GENERALE DURANTE L’ULTIMO CDA LA “COMUNICAZIONE” DI VIALE MAZZINI È STATA SPACCHETTATA E A GUADAGNARCI È MARCELLO FOA, COME SE PER SALINI FOSSE IL PREZZO DA PAGARE PER AVERE IL VIA LIBERA ALLA NOMINA DI MATASSINO COME DG – MINOLI SCALPITA PER UNA STRISCIA QUOTIDIANA IN RADIO, MA IN RAI QUELLA FRASE CHE HA RIVOLTO A GILETTI... - IL VALZER DEI CORRISPONDENTI

-

Condividi questo articolo


Marco Antonellis per Dagospia

 

fabrizio salini marcello foa fabrizio salini marcello foa

Non se n'è accorto nessuno dei giornaloni, anzi, la cosa è stata fatta passare sotto silenzio da viale Mazzini. A quanto Dagospia è in grado di rivelare, la "comunicazione" Rai è stata riformata (anzi, "spacchettata") nel corso dell'ultimo Cda, quello di mercoledì scorso. Che fossero in corso le "grandi manovre" sull'assetto comunicativo di viale Mazzini lo si era capito dalla mail che Giovanni Parapini (supercapo di tutta la comunicazione Rai fino a pochi giorni fa) aveva inviato vertici dell'azienda, ma che la "pratica" fosse già stata definita non era noto a nessuno.

 

fabrizio ferragni rai 1 fabrizio ferragni rai 1

Secondo quanto si è deciso nel corso dell'ultimo Cda, la riforma della comunicazione di casa Rai prevede lo spacchettamento delle deleghe: in particolare si tratta delle Relazioni istituzionali guidate da Fabrizio Ferragni e delle Relazioni Internazionali guidate da Simona Martorelli. D'ora in poi, anzichè riportare a Parapini, le relazioni istituzionali riporteranno direttamente all'AD Salini mentre le Relazioni internazionali riporteranno sia a Salini che al Presidente Foa.

 

alberto matassino 1 alberto matassino 1

Insomma, Foa guadagna ulteriore terreno in Rai tanto che si sostiene senza mezzi termini che la ristrutturazione con lo spacchettamento delle deleghe della comunicazione è il prezzo che Salini ha dovuto pagare per avere il via libera a Matassino Dg. In altre parole, l'effetto collaterale di quest'ultima nomina unitamente a recenti riposizionamenti e cambi di casacca interni, è stato quello di rendere i sovranisti più influenti all'interno dell'azienda.

 

fabrizio salini marcello foa fabrizio salini marcello foa

E Parapini? Salini gli ha chiesto di restare (e potrebbe farlo forte del suo contratto a tempo indeterminato) anche se si è subito scatenata la caccia al successore.

 

manzione rai manzione rai

Continua intanto il "valzer dei corrispondenti": come Dagoanticipato la Botteri finirà in Cina mentre il suo posto a New York molto probabilmente sarà preso da Pagliara. È sfida aperta invece per la sede Rai di Parigi: in lizza ci sono al momento Andrea Montanari e Stefano Marroni (ma anche la Manzione ci sta facendo un pensierino).

giovanni minoli ospite da gramellini con massimo giletti giovanni minoli ospite da gramellini con massimo giletti

 

C'è poi il capitolo Minoli: scalpita per avere una striscia quotidiana in Rai (alla radio) ma a viale Mazzini non hanno per nulla preso bene  quell'"ignobile" pronunciato nel corso del programma di Massimo Gramellini durante il collegamento con Giletti. Questa la frase esatta pronunciata da Minoli: "Ti hanno mandato via in modo ignobile mentre facevi un programma di grande successo e senza spiegazioni, almeno io non le ho lette. Massimo è comunque andato in un’altra azienda dove ha trovato un grande editore come Cairo, anche lui duro ma sempre disponibile. Hai vinto e sei stato bravo".

simona martorelli rai simona martorelli rai MARCELLO FOA FABRIZIO SALINI 1 MARCELLO FOA FABRIZIO SALINI 1 alberto matassino alberto matassino fabrizio ferragni rai fabrizio ferragni rai FABRIZIO FERRAGNI FABRIZIO FERRAGNI MARCELLO FOA FABRIZIO SALINI MARCELLO FOA FABRIZIO SALINI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...