LA ROMA DEI GIUSTI - TRA UN DOCUMENTARIO SUL FRESCHISSIMO EUGENIO SCALFARI E UNO SUL DEFUNTO DA TEMPO GIORGIO STREHLER, IL DIRETTORE ANTONIO MONDA PER TOGLIERCI UN PO’ DI NAFTALINA CI PORTA FORTUNATAMENTE QUALCOSA DI BUONO E DI FRESCO DALL’AMERICA TRA I FILM IN ODORE DI CORSA ALL’OSCAR.  PENSO A “C’MON C’MON” DI MIKE MILLS, VIAGGIO PER L’AMERICA DI JOAQUIN PHOENIX ASSIEME A UN NIPOTINO DI NOVE ANNI, GRANDI CRITICHE POSITIVE, O A “PASSING”, SOFISTICATA OPERA PRIMA IN BIANCO E NERO… VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Arieccolo il Festival del Cinema di Roma! Tra un documentario sul freschissimo novantasettenne Eugenio Scalfari, siamo già lì, uno sul defunto da tempo Giorgio Strehler e uno con la voce di Papa Francesco, tra un ritratto di Monica Vitti, ancora viva, diciamo, uno sull’ottantasettenne e attivissima Marina Cicogna, un altro su Caterina Caselli e un terzo su Susanna Tamaro, “Inedita”, un altro ancora, magari più interessante, sul grande esploratore dei mari, Jean-Yves Cousteau, scomparso da tempo, e uno sull’American Genius, il genio della graphic novel Frank Miller, il direttore Antonio Monda per toglierci un po’ di naftalina ci porta fortunatamente, come sempre, qualcosa di buono e di fresco dall’America tra i film in odore di corsa all’Oscar.

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Penso a “C’mon C’mon” di Mike Mills, viaggio per l’America di Joaquin Phoenix assieme a un nipotino di nove anni, grandi critiche positive, o a “Passing”, sofisticata opera prima in bianco e nero scritto e diretto dall’attrice Rebecca Hall per netflix (lo vedrete dal 10 novembre) con le strepitose Tessa Thompson e Ruth Negga su un tema per noi complesso, cioè le ragazze nere molto chiare che si facevano passar per bianche negli anni ’40 e ’50, o a “Red Rocket” di Sean Baker, già passato a Cannes.

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Ma penso anche all’atteso inglesissimo “Cyrano” girato in Sicilia durante la pandemia da Joe Wright, estroso regista di “Anna Karenina”, con lo strepitoso Pete Dinklage come protagonista. Meno “americano” del solito, a leggere i titoli, il festival porta a Roma anche star del calibro di Tim Burton e Quentin Tarantino, che parlerà del suo libro che devo ancora leggere. E biopic importanti come la vita di Carlo Verdone a puntate per Amazon, “Vita di Carlo”, diretta dallo stesso Verdone, e quella di Ibrahimovic, “I Am Zlatan” dello svedese Jens Sjogren.

 

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Tra i film italiani, pochi come al solito, vedo “L’arminuta” di Giuseppe Bonito con Sofia Fiore e Fabrizio Ferracane, il nuovo film di Pif, “E noi come stronzi rimarremo a guardare” con Fabio De Luigi, Ilenia Pastorelli, Valeria Solarino. Mettiamo tra le novità italiane anche la serie di Gabriele Muccino “A casa tutti bene”, girato in puro stile mucciniano a vedere il trailer, uno urlo, uno si abbraccia, uno piange, un altro urlo, e l’ultimo film di Gigi Proietti, “Io sono Babbo Natale” con Marco Giallini, diretto da Edoardo Falcone. Chissà che effetto ci farà… Completano il tutto una retrospettiva di Arthur Penn, grande regista, ma di film molto visti da tutti (magari i ragazzi di oggi non lo conoscono fino in fondo e, poi, da quanto tempo non si vede “Mickey One”?), gli inutili film del cuore di questo e di quello, e spero un po’ di vitalità sotto i portici dell’Auditorium della Musica come ai tempi della pre-pandemia con Galliano Juso al baretto.

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