Marco Giusti per Dagospia
In una marea di film italiani presentati in questi giorni al Festival del Cinema di Roma, ho visto un buon film spagnolo, “Ramona”, delicata opera prima scritta e diretta da Andrea Bagney, tutta girata a Madrid e divisa in capitoli. E’ una storia d’amore, con un inizio e una fine. La protagonista è Lourdes Hernandez, già nota come cantante col nome di Russian Red. Come entra in un bar incontra uno strano personaggio, Bruno, interpretato da Bruno Lastra, col quale fa amicizia.
Bevono, fumano, parlano e alla fine della discussione Bruno si dichiara innamorato di lei. Ma lei, Ramona, come la canzone di Bob Dylan, ha già un uomo, da anni, un cuoco, Francesco Carril. Vive con lui. Così taglia corto e torna a casa. Il problema è che il giorno dopo, facendo il provino per un film, Ramona scopre che il regista è proprio Bruno. Non solo. Bruno vuole lei, per interpretare un personaggio esattamente come lei. Tutta la commedia del film è costruita su questa trovata. Un regista innamorato di una attrice.
Una attrice che non sa cosa fare. Evidentemente apprezza la corte e l’interesse del regista. Ma deve fare una scelta dolorosa per sé e per la sua vita. Corto, anzi, finalmente un film corto!, solo 80 minuti. Molto ben fatto, ben scritto e interpretato. Civetta coil bianco e nero inserendo momenti a colori per le scene di film nel film. Lei, la Ramona di Lourdes Hernandez, favolosa. Ve lo consiglio.
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