Enea Conti per corriere.it
«Aiutatemi a trovare mio padre Italo. Mia madre lo aveva conosciuto a Riccione, 51 anni fa. Di lui non ho mai avuto notizie». A lanciare l’appello ai romagnoli è Sanny Biemans, cinquant’anni. Vive a Zutphen in Olanda.
E da 20 anni si è messa alla ricerca del padre padre biologico, Italo. Racconta Sanny che la madre nell’estate del 1969 era arrivata in vacanza a Rimini e Riccione con un’amica. Avevano 27 anni e sulla Riviera furoreggiavano gli anni d’oro dei vitelloni, delle migliaia di giovani che arrivavano da tutta Europa ogni estate.
“Mia madre Truus e l’amica dormivano in un hotel della zona. Un giorno conobbero un gruppo di ragazzi italiani. Tra di loro c’era Italo, mia madre ricorda che era giovane. Forse erano coetanei”. Un colpo di fulmine da bella stagione in pieno stile perché i due si piacciono e molto. Finiscono a trascorrere insieme una notte in hotel. “Ecco perché - spiega Sanny - non posso nemmeno dire con certezza che Italo fosse romagnolo.
Magari lo era o magari era un turista anche lui arrivato da chissà quale parte dell’Italia”. Eppure al telefono Sanny spiega di essere convinta che qualche da qualche parte sia necessario cominciare a cercare e che farlo dalla Romagna - dove tutto è cominciato - sia la cosa migliore. Dopo la breve vacanza in Romagna Truus e l’amica fecero rientro in Olanda. Di lì a breve la ragazza avrebbe scoperto di essere incinta. Nell’aprile del 1970 sarebbero nate Sanny e la sorella gemella, che ora la sta aiutando nell’impresa di cercare Italo.
La storia
La storia di Sanny è un libro aperto. Lei, ora cinquantenne, vive a Zutphen, con il marito e le due figlie di 14 e 28 anni. “Sono entusiaste dalla speranza per quanto piccola di poter ritrovare il loro nonno”, spiega. Prima di ripercorrere a ritroso alcuni capitoli della la sua vita. Dopo la nascita, nell’aprile del 1970 lei e la sorella vennero adottate da una famiglia olandese. Non ebbero mai avuto notizie della loro madre biologica fino al 1997. In quell’anno - Sanny di lì a breve sarebbe diventata un medico - hanno scoperto che Truus era morta.
Ma la scomparsa della madre non seppellì il racconto del suo fugace amore estivo dell’estate del 1969. Una delle foto conservate dalla figlia la ritraggono a Riccione in spiaggia durante quella famosa vacanza. Dopo aver scoperto l’identità della loro madre Sanny e la sorella ora vogliono conoscere quella del padre. “Sono stata molte volte a Rimini”, racconta “ma con i social network ho capito che posso arrivare al maggior numero di persone possibile”.
Ecco perché ieri Sanny ha pubblicato un post con un appello ai riccionesi e ai romagnoli e in allegato le foto della madre immortalata al mare a Riccione e gli scatti di alcune pagine del suo diario. Il tam tam virtuale è già partito tra i profili degli utenti riminesi e riccionesi.
Il diario e le poesie
Di Italo non esistono foto. Nessun particolare e nemmeno una descrizione fisica. Di lui rimangono solo alcune poesie che il ragazzo nel 1969 aveva voluto scrivere sul diario di Truus durante i giorni trascorsi insieme. Pagine custodite e conservate da Sanny. “Un amore senza baci e come un giardino senza fiori”, si legge in data 7 gennaio 1969. Non di certo quella in cui era stata scritta nel pieno dell’estate e più precisamente il 6 agosto del 1969. Così come un altro verso. “Il vento mormora, il mare tace, a dimenticarmi di te non son capace”, scritta quasi di fretta e a tratti indecifrabile in quel 6 agosto di 51 anni fa.