SE NON ORA, QUANDO - "LIBERO" CONTRO “VANITY FAIR” E “ROLLING STONE” CHE CRITICANO IL “TEMPISMO” DELLA MESSA IN ONDA SU LA7 DELLA SERIE TV CON ZELENSKY: “CI FA COMPRENDERE COS'ERA PRIMA; E ANCHE COSA ERA L'UCRAINA PRIMA, FACENDOCI GUARDARE IMMAGINI DI NORMALITÀ. NON BASTA AI CENSORI DI TURNO PER RISPARMIARSI IL PIPPOTTO SULLA NECESSITÀ DI EVITARE LA COMICITÀ DURANTE LA TRAGEDIA” - FRANCESCO MERLO: "LA PEGGIORE TENTAZIONE È GIUDICARE IL CAPO DELLA RESISTENZA COME FOSSE ANCORA UN ATTORE E L'ATTORE COME FOSSE GIÀ IL CAPO DELLA RESISTENZA. MA QUESTO LO FAREBBERO SOLO I CRITICI RUSSI" -  VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

1 - ZELENSKY IN QUELLA SERIE TV

Da “Posta e Risposta" - "la Repubblica”

 

ZELENSKY SERVANT OF THE PEOPLE ZELENSKY SERVANT OF THE PEOPLE

Caro Merlo, ho visto "Servant of the People" con Volodymyr Zelensky. Sono stati trasmessi 4 episodi, ma sono riuscita a vedere solo il primo. Non perché la serie non sia valida: tutt' altro.

 

Mi aveva spinto la curiosità di vedere l'attore/presidente Zelensky che, a parer mio, era un buon attore; e il doppiaggio di Luca Bizzarri è appropriato. Non ho retto la visione di un Paese luminoso, sereno, pieno di verde e di belle costruzioni, antiche e moderne.

 

ZELENSKY SERVITORE DEL POPOLO ZELENSKY SERVITORE DEL POPOLO

La gente era sorridente, felice, colorata, in una Ucraina piena di vita. Il confronto con i recenti reportage è terribile. Incredula e sgomenta, ho pianto. Per questo non sono riuscita a guardare - né guarderò - gli altri episodi.

Manoela Tadini - Lucca

 

Risposta di Francesco Merlo:

Anch' io ho smesso di guardarlo. La peggiore tentazione è giudicare il capo della Resistenza come fosse ancora un attore e l'attore come fosse già il capo della Resistenza. Ma questo lo farebbero solo i critici russi.

 

2 - VANITY FAIR SCOMUNICA LA SERIE CON ZELENSKY

Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano”

 

Ma da che pulpito viene la predica. Finché le critiche all'opportunità di una serie tv comica in un momento di guerra vengono da pensosi intellettuali, possiamo comprendere la critica. Ma quando gli affondi arrivano da giornali e giornalisti esperti in divagazione, be', viene da sorridere.

 

ZELENSKY SERVITORE DEL POPOLO ZELENSKY SERVITORE DEL POPOLO

Come è inevitabile fare nel leggere le contestazioni alla scelta di mandare in onda la serie tv Sluha Narodu («Servitore del popolo») - interpretata da Zelensky quando era ancora un comico - lunedì scorso su La7: a detta di alcune riviste patinate, la proiezione della sitcom sarebbe inopportuna in questa fase nonché un inno discutibile allo Zelig Zelensky.

 

Sulla serie tv del 2015, in cui l'attuale presidente ucraino interpreta un prof di storia che si trova casualmente a diventare capo di governo, sono piovuti gli strali della rivista di costume Vanity Fair che su Instagram fa notare che la messa in onda è criticabile per «una questione di tempismo»: il fatto che «sbarchi in Italia nelle settimane calde dell'invasione russa e delle terribili immagini di Bucha fa storcere il naso».

 

In particolare, l'immagine dello «Zelensky attore comico che si spruzza una boccetta di profumo negli occhi» ne «mina la credibilità di leader». Da cui la chiusa: «noi con le immagini dell'Ucraina dilaniata da fame e bombe, quella sitcom non l'avremmo trasmessa adesso». Viene da chiedersi quando sarebbe stato opportuno trasmetterla: questa serie ci fa comprendere cos' era Zelensky prima; e anche cosa era l'Ucraina prima, facendoci guardare immagini di normalità, compatibili con lo stile di vita occidentale. Non ci vuole molto per afferrare il messaggio che appare dietro al mezzo.

VOLODYMYR ZELENSKY NELLA SERIE SERVITORE DEL POPOLO VOLODYMYR ZELENSKY NELLA SERIE SERVITORE DEL POPOLO

 

Questa mancanza di visione colpisce anche Guia Soncini, brava giornalista, di certo però non esperta di comunicazione in tempi di guerra (ha scritto suoi saggi su Come salvarsi il girovita e La repubblica dei cuochi). Epperò lei si prende la briga di pontificare su Linkiesta contro la serie tv, contestando il titolo della versione italiana, Servant of the people, definito la dimostrazione del «tentativo di darsi un tono di La7, delle velleità di cosmopolitismo». Non paga, giudica la serie ormai datata, tale da sembrare «girata ormai cent' anni fa». E se la prende col contenuto della sitcom in quanto «le cose che dice il prof di storia zelenskyano sono d'uno sciatto populismo che in confronto Beppe Grillo è De Gaulle».

VOLODYMYR ZELENSKY NELLA SERIE SERVITORE DEL POPOLO VOLODYMYR ZELENSKY NELLA SERIE SERVITORE DEL POPOLO

 

E che dire poi delle critiche della rivista Rolling Stone, competente di musica, ma che stavolta prende una nota stonata, disdegnando la serie che ha permesso a Zelensky di «dare vita a una creatura politica» prima che emergessero «i legami non proprio edificanti del "Servitore del popolo": diversi articoli portarono alla luce la sua vicinanza con Kolomoisky, oligarca ucraino, proprietario del canale tv 1+1- quello che mandava in onda Sluha Narodu». Zelensky, avverte quindi Rolling Stone, ha non poche macchie eppure «oggi è ovunque: sulle prime pagine dei giornali, nei lanci di agenzia che ci tormentano».

 

volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo

E, da ultimo, nella serie tv. Con un rischio di saturazione. Da qui, secondo il Fatto quotidiano, gli ascolti non esaltanti della serie, vista «da 821mila telespettatori con il 3,42% di share, un dato probabilmente inferiore alle aspettative». A La7 invece si dicono «soddisfatti» e notano come «se ci si ferma agli ascolti, il risultato è ben superiore alla media del lunedì sera»: in effetti, guardando le medie stagionali (1,9%) di Grey' s Anatomy la sitcom con Zelensky ha quasi raddoppiato lo share. E poi, continuano da La7, «la soddisfazione maggiore è per una serata, il cui seguito ci sarà lunedì prossimo, costruita con l'introduzione di Andrea Purgatori, l'intervento di Paolo Mieli e un documentario che ha raccontato in modo inedito l'ascesa di Zelensky».

 

volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo

Ma niente, questa costruzione scrupolosa non basta ai censori di turno per risparmiarsi il pippotto sulla necessità di evitare la comicità durante la tragedia. Detto da chi di solito si occupa di frivolezze, la cosa però fa ridere. E ridere amaro.

VOLODYMYR ZELENSKY NELLA SERIE SERVITORE DEL POPOLO VOLODYMYR ZELENSKY NELLA SERIE SERVITORE DEL POPOLO ZELENSKY SERVITORE DEL POPOLO 19 ZELENSKY SERVITORE DEL POPOLO 19 volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo 2 volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo 2 volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo 3 volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGAZZULLISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...