Lettera di Mary Forsberg Weiland per “Rolling Stone” pubblicato dal “Corriere della Sera”
Una lettera che accusa tutto il mondo del rock e dei media e che chiede attenzione per due ragazzi rimasti senza un padre, famoso ma problematico. È quella che Mary Forsberg Weiland ha scritto alla rivista «Rolling Stone» dopo la morte dell' ex marito Scott Weiland. La donna, nella lettera che qui pubblichiamo quasi integralmente, chiede ai fan di non glorificare e mitizzare la figura del padre dei suoi figli perché dietro l' apparenza c' era una famiglia distrutta dagli eccessi.
scott weiland a destra la notte prima di morire
Weiland è deceduto il 3 dicembre: il suo corpo senza vita è stato ritrovato nel tour bus della sua band, i Wildabouts, in Minnesota. Il cantante era diventato una star con gli Stone Temple Pilots, uno dei gruppi cult del grunge anni Novanta. Lui e Mary, una modella, si erano sposati nel 2000, anno di nascita del loro primo figlio Noah: due anni dopo era arrivata Lucy e nel 2007 il divorzio. Mary aveva pubblicato «Fall to Pieces», autobiografia in cui raccontava la loro tormentata relazione e la loro discesa negli inferi dell' eroina.
mary forsberg weiland nel 2011
Il 3 dicembre 2015 non è il giorno in cui è morto Scott Weiland. È il giorno ufficiale in cui il pubblico lo piangerà, ed è stato l' ultimo giorno in cui è stato messo davanti a un microfono per i benefici economici o il divertimento di altri. Il fiume di condoglianze e preghiere offerte ai nostri figli, Noah e Lucy, è stato travolgente, apprezzato e anche di conforto. Ma la verità è, come per molti altri bambini, che loro hanno perso il loro papà anni fa. Ciò che hanno davvero perso il 3 dicembre è stata la speranza. Non vogliamo svilire il formidabile talento di Scott. La musica è lì per rimanere.
mary forsberg weiland con marito e figli nel 2008
Ma, a un certo punto, c' è bisogno che qualcuno si alzi e sottolinei che certo, questo accadrà ancora - perché siamo noi intesi come società a incoraggiarlo. Leggiamo critiche di concerti orrendi, vediamo video con artisti che cadono letteralmente a terra (...) E clicchiamo su «aggiungi al carrello» perché ciò che in realtà è materia d' ospedale viene considerata arte.
Molti di questi artisti hanno bambini. Bambini con le lacrime agli occhi, con la paura che i loro pianti rimangano inascoltati. Ci si chiederà: «Come potevamo saperlo? Leggevamo che amava passare il tempo con i suoi bambini e che si era liberato dalla droga da anni». In realtà, ciò di cui non volete rendervi conto è che si trattava di un paranoico che non era in grado di ricordare le sue canzoni e che è stato fotografato con i suoi figli pochissime volte in 15 anni di paternità (...)
scott weiland e gli stone temple pilots
Sapevo che un giorno avrebbero visto e provato tutto ciò da cui avevo cercato di proteggerli, e che sarebbero stati così coraggiosi da dire: «Quel disastro è stato nostro padre. Lo abbiamo amato, ma un profondo mix di amore e delusione ha caratterizzato la maggior parte del nostro rapporto con lui».
Anche dopo che io e Scott ci siamo lasciati, ho passato un sacco di tempo a cercare di calmare i suoi attacchi di paranoia, spingendolo sotto la doccia e riempiendolo di caffè, solo per trascinarlo tra il pubblico al saggio di Noah o al musical di Lucy. Questi brevi incontri erano il mio tentativo di dare ai bambini la sensazione di normalità nel rapporto con loro padre (...)
scott weiland con moglie jamie
Avere a che fare per tanti anni con i molteplici disturbi di Scott mi ha portato a soffrire io stessa di depressione: a un certo punto mi venne erroneamente diagnosticato un disturbo bipolare. Avevo paura che lo stesso potesse accadere ai bambini. Ci sono state volte che gli assistenti sociali non gli permettevano di stare da solo con loro. Quando Scott ha instaurato un' altra relazione, ho sperato che gli sarebbe servito per crescere (...)
Invece, quando si è risposato, i bambini sono stati rimpiazzati. Non sono stati invitati al suo matrimonio; gli assegni di mantenimento spesso non arrivavano (...)
scott weiland con i velvet revolver al bataclan nel 2004
Non condivido questo con voi per esprimere un giudizio, ma perché voi conosciate almeno un bambino nelle stesse condizioni. Se li conoscete, fatevi carico della loro situazione. Offrite loro di accompagnarli al ballo della scuola o insegnategli a lanciare un pallone (...)
Questa è stata la tappa finale del nostro lungo addio a Scott. Anche se sento che non avevo altra scelta, forse non avremmo mai dovuto farlo andar via. O forse questi ultimi anni di separazione sono stati il suo regalo d' addio - il solo modo in cui lui pensava di poter ammorbidire ciò che un giorno avrebbe distrutto la nostra anima. Negli ultimi anni, ho potuto percepire la sua tristezza e la sua confusione quando mi chiamava a notte fonda, spesso piagnucolando per la sua incapacità nel tenersi lontano dalle persone negative e dalle scelte sbagliate (...)
Noah e Lucy non hanno mai cercato la perfezione in loro padre. Speravano solo di vedere un piccolo sforzo (...)
Progressi, non perfezione, questo i tuoi figli ti pregavano di fare.
Le nostre speranze per Scott sono morte, ma c' è ancora speranza per altri. Scegliamo per la prima volta di non glorificare questa tragedia con le storie del rock' n'roll e dei demoni che, d' altra parte, non sono affatto necessarie. Lasciamo perdere deprimenti t-shirt con scritto 1967-2015: usiamo quei soldi per portare un bambino a giocare o comprargli un gelato.