Robinson Meyer per The Atlantic
Cinque anni fa Reid Hoffman, l’uomo più connesso della Silicon Valley e fondatore di LinkedIn, ha spiegato la sua teoria sul successo dei social network: «Funzionano quando rappresentano uno dei sette vizi capitali. Zynga è l’accidia, LinkedIn è l’avarizia. Facebook, la vanità». Da allora la Silicon Valley e l’industria del tech sono diventati giganti, ma la teoria di Hoffman è ancora valida. Anzi, lo è ancora di più.
Perché i vari LinkedIn, Twitter, Tinder, sono sempre grandi investimenti e come social funzionano più di quelli dedicati ai cani o alla musica? Perché invitano a violare la volontà divina. I social di maggiore successo corrispondono ai sette vizi capitali.
La lussuria è ovviamente Tinder. Facile, gli utenti sono le anime dell’inferno dantesco
la tentazione si vede su instagram
sbattute in eterno dalla bufera infernale, un ciclone simile a quando scorrono il dito a destra per segnalare l’interesse, senza mai trovare il “match”.
La gola è Instagram: tutto ciò che ti tenta sta lì ma non lo puoi prendere. Come nel supplizio di Tantalo, che fu incatenato a un albero di frutta vicino a una fonte d’acqua fresca, senza poter mangiare o bere.
Per Dante gli avari sono condannati in eterno a spingere enormi massi. Il carattere immondo del loro peccato li rende irriconoscibili. Divisi in due schiere, quando cozzano gli uni contro gli altri, si gridano a vicenda. Il cerchio è quello di LinkedIn, e quando si scontrano le anime potrebbero tranquillamente urlarsi: “Aggiungimi al tuo network professionale!».
Zynga è l’accidia, ma sopratutto l’accidia è Netflix, sebbene non sia un social network. Pigrizia e noia rientrano nella categoria, e corrispondono anche a Tumblr e You Tube. Gli iracondi erano immersi nella palude Stige, nel fango della loro rabbia e non c’è migliore descrizione per Twitter.
i social funzionano perche ci fanno violare la volonta divina i sette vizi capitali dei social network di pierre durieux reid hoffman fondatore di linkedin i sette vizi capitali corrispondono ai social instagram equivale alla gola
L’invidia rende le persone così bramose di ciò che non hanno, che non riescono a vedere ciò che hanno. Il suo social ideale è Pinterest. La superbia è il peggiore dei peccati, quello da cui derivano tutti gli altri, e corrisponde a Facebook. Sta tutto lì: l’orgoglio, il vanto, la millanteria.