UNO SPETTRO SI AGGIRA SUI NOSTRI SOCIAL: LA PAURA CHE NESSUNO SI ACCORGA CHE ESISTIAMO! - DIACO: “E’ UN IMPULSO CHE CI PORTA A DOVER PUBBLICARE CONTENUTI PERSONALI CON LA SPERANZA CHE QUALCUNO APPREZZI LE NOSTRE ABITUDINI, A COMMENTARE SENZA CONOSCENZA QUESTIONI E TEMI COMPLESSI. E UNA NOTA SIGNORA DELLO SPETTACOLO ITALIANO E’ ARRIVATA A…”

-

Condividi questo articolo


Pierluigi Diaco per il “Corriere della Sera”

 

pierluigi diaco pierluigi diaco

Una nuova paura sta intossicando il nostro mondo interiore, le nostre convinzioni più profonde, la nostra cultura, tutti quei «beni» che hanno animato la nostra universale scala di valori. Quella scala, mai stupidamente ortodossa, che ci permette ancora di farci delle domande e di metterci in discussione. Questa paura ha un nome e suona come un nuovo allarme sociale: «la paura di non esserci».

 

Parlo di quel timore diffuso che «nessuno si accorga che esistiamo», l' impulso che ci porta a dover pubblicare sui social contenuti personali con la speranza che qualcuno apprezzi le nostre abitudini, a commentare senza alcuna conoscenza questioni e temi dalla complessità palese, a comunicare a tutti i costi cosa ci passa per la testa.

schiavi dei social network schiavi dei social network

C' è perfino chi non conosce la parola «pudore» o, se la conosce, preferisce evitarla come la peste.

 

La fashion blogger Chiara Ferragni piange su Instagram giustificando così il suo sfogo: «Sono qua - spiega - c' è Leo, Fede sta facendo stories. Siamo tutti in un momento sensibile». C'è chi prova addirittura a «spacciare» in Rete (ma limitarsi a scrivere un messaggio privato, no?) il suo dolore «sfruttando» cinicamente quello altrui (così, tanto per finire sui giornali in mancanza di validi motivi): una nota signora dello spettacolo italiano, con un post, ci tiene a far sapere del suo irrinunciabile sostegno alla collega che, con coraggio, sta affrontando il tumore del suo piccolo angelo. Insomma, nella spericolata #dittaturadeisocialnetwork tutto, sentimenti ed emozioni comprese, viene esibito, svenduto e prostituito senza alcun senso della misura.

schiavi dei social network schiavi dei social network

 

La politica come la vita, la solitudine come la gioia, ogni cosa è costretta a passare sotto il filtro egomaniaco della social-dipendenza. Spaventa verificare come questa «dittatura» travestita da «democrazia digitale» abbia trasformato in teneri schiavi anche persone e personalità navigate, gente che ha studiato, viaggiato e ampiamente sperimentato l' alto e il basso dell' esistenza, perfino figure autorevoli che si stanno orgogliosamente trasformando in figurine patetiche alla disperata ricerca di consenso virtuale.

 

i sette vizi capitali dei social network di pierre durieux i sette vizi capitali dei social network di pierre durieux

È giusto o no continuare a tacere sulle pericolose conseguenze che questa assuefazione moderna sta imponendo ai nostri amici, ai nostri colleghi, alle nostre famiglie, a tutti noi? Basterebbe, forse, tornare a volgere la fotocamera della nostra vita verso ciò che c' è fuori: manifestare il desiderio di ascoltare e non soltanto di essere ascoltati. Di ammirare e non solamente di essere ammirati.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?