STEFANO MAURI È IL NUOVO PRESIDENTE DEL GRUPPO MESSAGGERIE ITALIANE (CHE CONTROLLA DIVERSE CASE EDITRICI, TRA CUI LONGANESI E GARZANTI) - PRENDE IL POSTO DELLO ZIO, ACHILLE MAURI, SCOMPARSO LO SCORSO GENNAIO - IN CDA ENTRA SEBASTIANO, FIGLIO DEL PRESIDENTE SCOMPARSO - ALBERTO OTTIERI E' STATO NOMINATO VICEPRESIDENTE VICARIO E AMMINISTRATORE DELEGATO...

-

Condividi questo articolo


stefano mauri stefano mauri

 (ANSA) Stefano Mauri è il nuovo presidente di Messaggerie Italiane, holding a capo di un gruppo editoriale che controlla diverse case editrici, tra cui Longanesi e Garzanti, e leader nella distribuzione e nel commercio di libri. Prende il posto dello zio, Achille Mauri, scomparso lo scorso gennaio.

 

La designazione, si legge in una nota, è stata fatta dall'assemblea che ha anche nominato Alberto Ottieri vicepresidente vicario e amministratore delegato, confermato Roberto Miglio consigliere delegato e direttore generale, ed eletto in cda Sebastiano Mauri, figlio del presidente scomparso. La nuova composizione del consiglio segna il compimento del terzo passaggio generazionale nella holding.

 

achille mauri achille mauri

Messaggerie Italiane, uno dei principali gruppi italiani operanti nel settore librario con circa 660 milioni di euro di ricavi nel 2022, si compone di due diverse attività: GeMS, Gruppo editoriale Mauri Spagnol, e Emmelibri - Gruppo Messaggerie. La prima, guidata da Stefano Mauri, rappresenta il secondo gruppo editoriale librario in Italia, mentre la seconda, guidata da Alberto Ottieri, è la principale piattaforma di distribuzione e commercio del libro in Italia.

alberto ottieri alberto ottieri

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGAZZULLISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"