Marco Giusti per Dagospia
E stasera? Stasera se non seguite il totoministri della Meloni sui talk di approfondimento politico della prima serata (per me… anche basta…), se avete già visto la quarta puntata di “Andor” su Disney+, ci sarebbe la prima visione assoluta su Netflix del divisivissimo, dell’odiatissimo dalle critichesse più femministe americane “Blonde” di Andrew Dominik con Ana de Armas nei panni di Marilyn Monroe, tratto dall’immenso volumone di Joyce Carol Oates e musicato meravigliosamente da Nick Cave e Warren Ellis, lungo tre ore.
Prima gli attacchi sono stati contro la scelta di una attrice cubana per interpretare Marilyn Monroe (non sia mai!), ora sono per il cinismo misogino (sto citando) del regista, a dispetto di qualsiasi prodigio tecnico (il film è uno spettacolo) e attoriale, perché Ana de Armas è meravigliosa. Ho letto anche che Domimik preferisce farne una copia esatta di Marilyn a farla recitare. Non è vero. Ma si apre il dibattito. Stasera ognuno può vederlo e decidere da che parte stare.
Io trovo solo davvero assurdo che un film così bello come immagini e musica si possa vedere e sentire solo davanti al divano. Si perde molto. E magari ti scatta la voglia di orecchiare le novità del totoministri della Meloni. Ieri sera mi sono visto le meravigliose ultime puntate di “I May Destroy You” ideato, scritto e recitato da Michaela Coel. “Io non sono etero è che amo il cazzo!”, spiega all’inizio dell’ottava puntata l’Arabella della Coel, non mi ricordo più con quale parrucca o quale taglio di capelli (in ogni puntata è diversa).
Poco dopo seguiamo le disavventure del suo amico gay Kwame, Paapa Essiedu, che cerca di disintossicarsi delle sue dipendenze dagli incontri gay che possono degenerare in molestie, fingendosi etero con una ragazza. Cosa che porta al processo di Kwame, reo di aver nascosto la propria identità e quindi di essere un predatore.
Ora. Trovatemi una serie italiana che presenti dei personaggi e tematiche di questo tipo. Soprattutto che per ogni azione di questi personaggi ci sia subito una verifica legati ai problemi di rapporto tra sessi, razze, generi, possibili ambiguità. “Io non sono afro-caraibica”, urla Arabella al medico che le spiega un possibile problema ai reni a causa del suo patrimonio genetico, “sono africana!”.
Tutto questo porterà Arabella a lanciare #ioodioiragazzieterobianchi. Ora. Io, che pure non sono proprio dentro i problemi dei comportamenti sessuali giovanili corretti e scorretti, troppo vecchio e rincoglionito, come direbbe l’influencer milanese Giulia Torelli, mi sento comunque profondamente toccato da tutto quello che “I May Destroy You” ci mette in luce come dibattito sul continuo cambiamento comportamentale rispetto a temi importanti, razzismo, omofobia, violenza, ma al tempo stesso il racconto di Arabella e i suoi amici è così divertente, leggero, piacevole, così ben scritto che non posso che adorare questa serie e vederla come antidepressivo elettorale.
andor 3 andor 7 andor 1 andor 2 andor 4 Blonde 3 i may destroy you 4 Blonde 4 monroe blonde i may destroy you 2 i may destroy you 1 i may destroy you 2 i may destroy you 3 Blonde blonde ana de armas in blonde 1 Blonde Blonde 5 andor 5