Estratto dell'articolo di Vincenzo Martucci per “il Messaggero”
matteo berrettini lorenzo sonego
Lui che sembra un attore del cinema, lui che era uno sciupa-femmine, allegro viveur delle notti magiche di Montecarlo, lui che è stato l'angelo custode del giovane principe su licenza di sua maestà Ranieri, lui, Nicola Pietrangeli, "l'unico tennista che ha uno stadio a suo nome ancora in vita", a quasi 90 anni ha ancora la battuta pronta, dentro e fuori dal campo, dimentico del proprio passato.
«Anche troppo», direbbero i Moschettieri della coppa Davis '76 che lo silurarono come capitano. Magari l'avranno detto anche i ragazzi del Rinascimento italiano all'ultima sparata: «Mi sembra che Berrettini si stia dedicando più alla pubblicità che al tennis. E' un bravo ragazzo, ma è un po' com'era Adriano Panatta: fantastico dalla vita in su, ma le gambe».
GLI ANNI 70
Negli anni 70/80 di Panatta, il tennis lasciava ancora spazio alle ore piccole e a qualche strappo alle regole, l'abbiamo visto anche con la fortunata serie Netflix, "Una Squadra". Oggi il tennis ultra fisico non consente distrazioni ai Superman della racchetta anche se i social punzecchiano "The Hammer", Il martello, il primo finalista azzurro a Wimbledon, il romano dal micidiale uno-due servizio-dritto che ha riscritto la storia delle racchette "de noartri" e non nasconde l'ultima fiamma, l'avvenente conduttrice tv Melissa Satta. Nè si nega ai servizi fotografici glamour e alle pubblicità. Sempre con quel sorriso che conquista. Chiedere per conferma all'ex fidanzata, la collega Ajla Tomljanovic. E a quante/quanti se lo mangiano con gli occhi.
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NONNO NICOLA
Può essere che, da saggio, Pietrangeli abbia voluto ammonire Berrettini dopo aver visto altri campioni bruciarsi dietro le belle donne, disattendendo le sacre le regole della vita morigerata di un atleta. Può essere che non conosca le compagne-ancelle, controllate e dedicate degli eroi dello sport moderna. Può essere che abbia in mente la provocatoria T-Shirt di Madonna, "Gli italiani lo fanno meglio". Nel dubbio, una scappata al Jimmy's di Montecarlo la faremo, durante il torneo. Ma dei tennisti scopriremo solo "Un solo secondo", la canzone che Lorenzo Sonego ha inciso insieme all'amico AlterEdo e ha raggiunto un milione di ascolti su Spotify.
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