1. MONDA PRESENTÒ UN FILM A VENEZIA FINANZIATO COI SOLDI PUBBLICI
Dall’articolo di Giuseppina Manin per il “Corriere della Sera” del 26 agosto 1992
Ma se quello di Marina Ripa di Meana e' il caso piu' eclatante, non e' certo il solo ad aver sollevato perplessita' sul buon utilizzo dei 15.18 miliardi ogni volta messi a disposizione delle promesse del cinema dall' art. 28. Piu' d' uno scosse la testa davanti a "Nessuno mi crede", regia di Anna Carlucci, la piu' giovane delle tre sorelle, aiutata dallo Stato con 350 milioni. E che dire di "Dicembre" di Antonio Monda, nipote del notabile dc Riccardo Misasi, presentato al festival di Venezia e poi finito nella lista dei "chi l' ha visto"?
2. “LASCIA L’ITALIA DOPO LA DISAVVENTURA GIUDIZIARIA DELLO ZIO”
Da http://cinquantamila.corriere.it/ a cura di Giorgio Dell’Arti
LIBRO DI ANTONIO MONDA NELLA CITTA NUDA
Cattolico e anticonformista, a New York dal 1984 «con moglie, due gemelle (Caterina e Marilù) e senza alcun tappeto rosso, dopo aver lasciato repentinamente l’Italia a causa della disavventura giudiziaria che è costata la vita politica, e poi quella fisica, a suo zio, l’ex ministro Dc Riccardo Misasi, accusato di mafia e corruzione, poi assolto pienamente in giudizio. La caduta dello zio, ha detto Monda al Times, è stato “il dolore più grande della mia vita, dopo la morte di mio padre”.
3. “IL MIO FILM UN DISASTRO AL BOX OFFICE”
Dall’intervista di Francesco Pacifico ad Antonio Monda per http://www.minimaetmoralia.it/ del 14 aprile 2014
ANTONIO MONDA E PAOLO SORRENTINO
E quanto stavi ogni anno?
Dall’uno ai tre mesi. In questo periodo quella casa non era più nella mia vita perché andavo dove capitava, da amici eccetera, però poi nel novantaquattro, quando ormai ero sposato con le prime due figlie, e mi trasferisco a New York perché non mi piaceva più stare in Italia, perché era un momento difficilissimo, non molto diverso da quello che stiamo vivendo adesso, con gli attentati mafiosi, tangentopoli, anni terribili, io me ne vado anche perché avevo l’opportunità di avere la Green Card.
Come ce l’avevi l’opportunità?
carlo verdone paolo sorrentino antonio monda annalena benini
Perché avevo sposato un’americana… Jacquie è giamaicana però ha il passaporto americano, quindi quando ci siamo sposati ho fatto il passaporto americano. Non avevo una lira. Io nel novanta faccio un film che si chiama Dicembre, il film viene presentato a Venezia alla settimana della critica, ottiene delle buone, a volte anche delle ottime recensioni e un pessimo risultato al box office, incassa poche decine di milioni, un disastro, nonostante un buon riconoscimento. Io cerco a quel punto di fare un altro film.
ANTONIO MONDA E ANDREA CARANDINI
4. CHI ERA RICCARDO MISASI, BRACCIO DESTRO DI DE MITA
Da Wikipedia
CAMILLA BARESANI ANTONIO MONDA
Si è laureato in giurisprudenza con il massimo dei voti presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove studiò nel Collegio Augustinianum. È stato consigliere comunale e nel 1958 è stato eletto deputato, a soli 26 anni. È stato Ministro della Pubblica Istruzione dal 1970 al 1972 e tra il 1991 ed il 1992. Ministro degli interventi straordinari per il Mezzogiorno durante il Governo Andreotti VI, se ne dimise il 26 luglio 1990 per protestare contro l'approvazione della Legge Mammì.
PAOLO REPETTI ANTONIO MONDA - copyright Pizzi
Nel 1982, con l'elezione di De Mita a segretario della DC, ricoprì la carica di Capo della segreteria politica del partito, e tra il 1988 ed 1989, durante il Governo De Mita, fu Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
ANSELA DALLOGLIO ANTONIO MONDA
Nel 1992 fu accusato dalla Procura di Reggio Calabria di Associazione di tipo mafioso (ex art. 416 bis codice penale) e Corruzione (ex artt. 319-319bis codice penale)[1], ma la Camera, con il solo voto contrario del MSI, negò l'autorizzazione all'arresto e l'inchiesta fu, successivamente, di stralcio in stralcio, archiviata.
ANSELMA DALL OGLIO CON ANTONIO MONDA E MOGLIE - copyright Pizzi