VA-GINA MORIC E L’UNICO AMORE VERO DELLA SUA VITA: QUELLO PER IL PENNELLO - “HO INIZIATO A DIPINGERE POCHI ANNI FA, MA MI SONO SEMPRE SENTITA PITTRICE” - “FABRIZIO CORONA? NON L’HO MAI DAVVERO AMATO. NÉ LUI, NÉ TUTTI GLI ALTRI. VORREI INNAMORARMI MA NON È MAI SUCCESSO. MAGARI NON TROVERÒ MAI L’AMORE. PERÒ, HO TROVATO L’AMORE PER ME STESSA CHE NON HA PREZZO” - LA MOSTRA A BERGAMO SUI SETTE VIZI CAPITALI

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Estratto dell’articolo di Rosanna Scardi per https://bergamo.corriere.it

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«Dipingere è bello, io creo, faccio l’amore con l’arte, metto la mia anima a nudo». Parole di Nina Moric che è passata dalle passerelle alle tavolozze. E, domani, dalla 16.30 alle 19.30, sarà nella Galleria Mazzoleni, in largo Belotti, sotto i portici del Sentierone a Bergamo, per presentare la sua mostra, «I sette vizi capitali».

 

In esposizione, fino al 28 febbraio, sette opere realizzate con tecnica mista su tavola, in esclusiva per la galleria bergamasca, dalla modella e artista dalle origini croate. Che parla anche dell’ex marito, Fabrizio Corona, e del r apporto, non facile, con il figlio Carlos .

 

Nina, come è iniziata la carriera di pittrice?

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«Lo sono sempre stata. Ci sono nata, ma non avevo mai messo a fuoco questa parte di me. Mio papà è un matematico, mia mamma un’economista. Io ho conseguito la maturità classica, poi mi sono iscritta a Giurisprudenza. Per me tutto è arte, anche i numeri. A 16 anni ho iniziato la carriera di modella e ho trascurato la mia vocazione. Ma non ero mai soddisfatta, né realizzata fino in fondo. Ero sempre in lotta, mi sentivo delusa, ce l’avevo con me stessa. Finché, qualche anno fa, mi sono trovata davanti a una tela (senza saper dipingere) e mi si sono aperte vie sconosciute».

 

Come sono nate le opere che rappresentano i sette vizi capitali?

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«Per caso. Non sapevo neppure cosa fosse la resina, ho preso due boccette senza guanti né mascherina e ho creato il primo piatto: lussuria, che è diventata una sacra trinità. In quel periodo ero immersa nella sofferenza, fisicamente sola. Grazie all’arte ho iniziato a lasciar andar via il passato, è stata una crescita personale. Mario Mazzoleni era venuto a trovarmi per vedere le mie opere e abbiamo progettato insieme l’allestimento completo dedicato ai sette vizi capitali».

 

Ira, accidia, invidia, avarizia, superbia, ingordigia, lussuria: quale di questi peccati ha commesso?

«Tutti. Parlo non da sopravvissuta, ma come chi ha conosciuto e abbracciato dolore e solitudine. So come ci si sente quando si è in fondo. E oggi sono fiera di essere come sono».

 

Nell’essersi sentita sola, allude alla lontananza da suo figlio Carlos?

«Mio figlio sta bene. Per me conta che sia felice. Non c’è nulla di più importante e che faccia stare serena una mamma».

 

(…)

 

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Che desiderio ha oggi?

«Vorrei innamorarmi. Non mi è mai successo».

 

Non è stata innamorata neanche di Fabrizio Corona?

«Assolutamente no, né di lui, né di tutti gli altri. Stiamo nelle relazioni perché ci autoconvinciamo di esserci innamorati. Le storie vissute non mi sono mancate. Ero lì con loro per una fuga e creavo scompensi. Magari non troverò mai l’amore. Però, ho trovato l’amore per me stessa che non ha prezzo».

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