'MO SO QUIZ AMARI - DA LUNEDÌ CAMBIA L’ESAME PER LA PATENTE, CON MENO DOMANDE MA ANCHE MENO TEMPO A DISPOSIZIONE: LA PERCENTUALE DI ERRORI CONSENTITA PER IL SUPERAMENTO RESTA LA STESSA – SI PASSERA' DA 40 QUESITI IN 30 MINUTI A 30 DOMANDE CON 20 MINUTI A DISPOSIZIONE - SI TEME UN PEGGIORAMENTO DEI RISULTATI: IN ITALIA, CIRCA IL 30% DELLE PERSONE NON PASSA L’ESAME SCRITTO E QUESTA CIFRA POTREBBE AUMENTARE…

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Antonio Calitri per “il Messaggero”

 

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I quiz, primo scoglio per ottenere la patente di guida, bloccano ogni anno tre italiani su dieci. E con le nuove norme pubblicate in Gazzetta Ufficiale, da lunedì prossimo le cose potrebbero peggiorare ancora visto che si riducono i quesiti ma anche i tempi, lasciando però la stessa percentuale di errori per il superamento. 

 

Cosa che teoricamente non dovrebbe far cambiare di molto le cose ma con meno tempo a disposizione, in generale e per domanda, e tenendo conto che di solito quello che resta alla fine, si utilizza per rivedere i quesiti rimasti dubbi, un minimo peggioramento si potrebbe registrare. 

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LE CIFRE

Dai dati ufficiali emerge che l'esame di teoria è la bestia nera degli aspiranti alla patente. Nel 2020 sono state rilasciate 424.752 patenti B. A sottoporsi agli esami però, sono stati molti di più visto che solo il 70,2% è risultato idoneo al primo scoglio, che ha lasciato sul terreno quasi uno su tre dei partecipanti. Alla guida invece, le cose sono andate decisamente meglio perché solo il 12,2% degli esaminati, poco più di uno su dieci non ha superato la prova mentre il semaforo verde è scattato per l'87,8% dei partecipanti. 

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Teoria difficile quindi, senza troppa differenza tra le regioni, con una media nazionale bocciati del 29,8% e con i peggiori risultati registrati nel Lazio (36,3%), Liguria (31,1%) e Campania (31%). Anche l'Emilia Romagna, regione con il più basso tasso di bocciati non si discosta di molto dalla media nazionale visto che registra comunque un tondo 27% di non idonei. Come cambia l'esame? 

 

PATENTE PATENTE

Da lunedì prossimo si passa dagli attuali 40 quesiti da risolvere in 30 minuti a 30 domande per le quali si avranno 20 minuti a disposizione. Si riduce il tempo complessivo ma anche quello per singola risposta che passa dai 45 ai 40 secondi. Mentre resta inalterato il margine di errore (10%) massimo consentito per superare l'esame. La teoria resta uno spauracchio anche dopo l'esame. 

 

QUIZ PATENTE QUIZ PATENTE

Che la prima parte dell'esame per il conseguimento della patente non sia amata anche da chi ha ottenuto il documento, lo dimostra un'analisi di AutoScout24, marketplace online di automobili e Egaf edizioni, specializzato nell'informazione professionale sui trasporti, fatta per l'occasione su 3.100 cittadini che hanno la patente B da oltre cinque anni. Di questi infatti, solo il 10% se dovesse rifare l'esame di teoria oggi, lo supererebbe a pieno titolo. 

 

QUIZ PATENTE DOMANDE PIU' DIFFICILI QUIZ PATENTE DOMANDE PIU' DIFFICILI

L'analisi AutoScout24 - Egaf edizioni ha sottoposto agli oltre tremila partecipanti un elenco di 20 domande tra quelle validate dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili per l'esame ufficiale. Di queste, a livello nazionale la media delle risposte esatte è stata di 16,4 su 20, un dato insufficiente al passaggio dell'esame che si sarebbe raggiunto a 18, tenendo conto del margine di errore ufficiale accettato del 10%. 

 

POCHI PROMOSSI 

A superare a pieni voti l'esame, a livello nazionale è stato meno di uno su 10, esattamente il 9,9%. Meglio di tutti hanno fatto i piemontesi con il 15,2% di promossi, seguiti da pugliesi (13,3%) e trentini, alto atesini (12,9%). Ultimi abruzzesi (6,1%), friulani (6,7%) e siciliani (7,4%). Laziali appena sotto il podio dei peggiori con il 7,6% di promossi. 

patente patente

 

A creare maggiore difficoltà ai partecipanti, sono state soprattutto le domande su segnaletica stradale, incroci e limiti di velocità. Quelle che poi sono alla base di multe e incidenti urbani. Vero e proprio quesito killer, tra le domande che hanno registrato più errori, il segnale che indica la fine del divieto di fermata è stata la meno azzeccata con il 75% di errori.

 

 A seguire quella sul limite di velocità di un'autovettura sulle strade extraurbane principali, dove ha sbagliato il 60% dei partecipanti e quella sulla possibilità di proseguire dritto o svoltare a destra ad un incrocio, sbagliata dal 43% dei partecipanti.

 

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