Giorgia Pacione Di Bello per “La Verità”
Libretti postali dormienti a rischio estinzione. Poste italiane sta inviando una comunicazione ad alcuni dei propri clienti avvisandoli di andare nel proprio ufficio postale competente per fare il censimento anagrafico del proprio libretto ed evitarne così l'estinzione. In caso contrario le somme presenti sul conto saranno depositate sul fondo gestito da Consap, concessionaria servizi assicurativi pubblici, istituito dalla Finanziaria 2006.
Questa operazione di «pulizia» dei libretti postali si ripete in modo ciclico dato che il regolamento in materia di depositi dormienti prevede come siano considerati «dormienti» i depositi di somme di denaro, quelli di strumenti finanziari in custodia ed amministrazione e i contratti di assicurazione, con saldo superiore a 100 euro, «in relazione ai quali non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto o di terzi da questo delegati per il periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme o degli strumenti finanziari».
Sempre lo stesso regolamento dà poi tempo 180 giorni, da quando avviene la comunicazione da parte dell'intermediario, per cambiare lo status del proprio libretto da dormiente ad attivo.
Questi strumenti sono molto usati e non richiedono particolari capacità finanziarie, dato che sono poco rischiosi e prevedono la maturazione degli interessi (su questi si paga una ritenuta fiscale del 26% dal 2014). Non prevedono inoltre nessuna spesa o commissione per l'apertura, la gestione e l'estinzione.
E inoltre è possibile intestare un singolo libretto a più persone fisiche (massimo 4 soggetti), ma dal 31/10/2004, non si possono più fare cointestazioni tra soggetti maggiorenni e minorenni, né tra minorenni. Questa era la classica opzione che un tempo i genitori sceglievano di fare con i propri figli, anche con l'obiettivo di insegnargli a gestire ed accantonare qualche risparmio. Essendo quindi strumenti che permettono di accantonare soldi e richiedono una gestione minima sono molto apprezzati e sfruttati dagli italiani. Così tanto che alle volte ci si dimentica di averne uno.
E in questo caso il proprio libretto di risparmio, finisce nella lista nera dei dormienti, che a mano a mano vengono «smaltiti» se il proprietario non lo movimenta o comunque manifesta l'intenzione di mantenerlo attivo.
Per quanto riguarda il 2022 c'è già stata una prima tornata di cancellazione dei libretti postali considerati dormienti, non movimentati da più di 10 anni, con un saldo maggiore di 100 euro e per i quali i proprietari non hanno manifestato interesse, a marzo 2022. In questo caso il riferimento era a tutti quei libretti considerati inattivi ad agosto 2021.
Una seconda scadenza toccherà giugno per quelli considerati dormienti a novembre 2021 e una terza a ottobre per circa 600 libretti fermi da movimentazioni da marzo 2022.
Cosa fare dunque se non si vuole vedere estinto il proprio libretto di risparmio? La prima cosa è accertarsi che questo risulti essere nell'elenco di quelli considerati dormienti. Per farlo ci si può recare al proprio ufficio postale o andare sul sito delle Poste (www.poste.it) e consultare l'elenco di tutti i libretti di risparmio postali dormienti.
Opzione tre: si riceve invece dalla Posta una comunicazione dove si viene avvisati di essere proprietari di un libretto dormiente. Una volta scoperto di essere nella «black list» se si vuole evitare la cancellazione bisogna rispettare i termini decisi. E dunque per i libretti inattivi al 30 novembre 2021 si può comunicare la volontà a mantenere vivo il proprio strumento entro il 21 giugno, mentre per quelli che sono stati pubblicati nell'ultimo elenco si avrà tempo fino al 20 ottobre per comunicare il proprio interesse.
Alternativamente i titolari possono inviare una comunicazione all'indirizzo riportato sulla lettera di segnalazione inviata da Poste o fare delle operazioni sul libretto entro i termini indicati nella comunicazione ricevuta.
Se invece entro le date prescritte il proprietario non manifesta nessuna volontà allora Poste dovrà procedere all'estinzione del libretto e le somme depositate saranno devolute al Fondo gestito da Consap.
Da sottolineare come i soldi non saranno sequestrati al cittadino, dato che questo potrà infatti sempre richiedere indietro i propri risparmi facendo domanda alla Consap. Per usare i servizi della Concessionaria bisognerà però prima registrarsi e poi seguire le istruzioni presenti nell'area riservata.