Luca Cantarelli per www.vice.com
Le subculture legate a pratiche sessuali sono un mondo variegato, eterogeneo e molto più ampio di quanto si possa immaginare. In particolare, una comunità spicca per diffusione: quella legata alla passione per gli indumenti in pelle.
Quando si entra a far parte di questo universo parallelo, davanti all'osservatore si aprono una serie di rituali, codici estetici e relazioni che mostrano chiaramente il concetto basilare di questa subcultura: qui, non si parla esclusivamente di sesso - sarebbe davvero riduttivo farlo - ma piuttosto di un modo di vivere e di essere.
L'estetica leather, impregnata di forti significati e rimandi sessuali, è lontana anni luce da quella spietata e crudele della vita quotidiana; è un'estetica accessibile a chiunque, magri e grassi, vecchi e giovani, che non farà mai sentire nessuno escluso o rifiutato. In quanto subcultura, lo spaccato bdsm del leather ha svariate sfumature, non è mai uguale a sé stesso e muta continuamente: biker fasciati in tute integrali, soldatini cattivi pronti a far lustrare i loro anfibi a suon di lingua, skinny gommosi lucidi di latex, marinai e cowboy con i loro Sendra dalle punte aguzze.