Estratto dell'articolo di Francesco Carta per “il Messaggero”
Arriva l'indice nazionale dei domicili digitali. Si chiama Inad ed è una sorta di "pagine gialle" delle email: tutti i cittadini (e non solo i professionisti per cui la norma era già in vigore) potranno registrare il proprio domicilio digitale, associato a un indirizzo Pec, dove ricevere tutte le comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica amministrazione, […]
Dal 6 luglio prossimo, quando l'indice sarà consultabile, […] se il cittadino ha indicato un recapito certificato su Inad […] la comunicazione con valore legale dovrà essere inviata digitalmente all'indirizzo indicato. «Si tratta di un canale semplice e immediato per ricevere le comunicazioni ufficiali da parte della Pa, con un risparmio significativo di tempi e costi», ha sottolineato il sottosegretario con delega all'innovazione tecnologica, Alessio Butti.
E ancora. «Il domicilio digitale, insieme alla piattaforma notifiche digitali degli atti pubblici, ci consentirà di compiere un passo avanti fondamentale per la digitalizzazione del Paese e la semplificazione» ha aggiunto il sottosegretario.
[…] Il registro Inad sarà anche un canale per le notifiche legali effettuate direttamente dagli avvocati (le cosiddette notifiche in proprio). Le notificazioni telematiche degli avvocati costituiscono un obbligo introdotto dalla riforma Cartabia. Oltre ai cittadini, potranno eleggere il proprio domicilio digitale i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi. Lo stesso potranno fare gli enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione all'Ini-Pec, sarebbe a dire il registro che raccoglie tutti gli indirizzi Pec delle aziende e dei professionisti presenti sul territorio nazionale.
Iscriversi all'Inad è semplice e gratuito: i cittadini, utilizzando Spid, Cie o Cns, potranno collegarsi al sito (www.domiciliodigitale.gov.it) e seguire la procedura indicata per l'elezione del proprio domicilio digitale. Bastano pochi minuti. […] In qualsiasi momento gli utenti potranno anche cambiare l'indirizzo Pec precedentemente indicato, oppure cancellarlo del tutto, sempre senza sostenere costi. Nell'indice - come accennato - sono già presenti provvisoriamente gli oltre 2,3 milioni di indirizzi Pec dei professionisti: sono stati trasferiti in automatico dal registro Ini-Pec all'Inad.
Ora i professionisti hanno 30 giorni di tempo per confermare il proprio domicilio digitale o indicare un altro indirizzo Pec diverso da quello professionale, nel caso in cui vogliano tenere distinto l'ambito professionale da quello personale. […] Digitalizzando e sostituendo interamente la raccomandata, gli enti risparmieranno sui costi cartacei e di invio e anche l'ambiente beneficerà del minor uso di carta.