Marta Serafini per il Corriere.it
La prima moglie l’ha sposata che aveva 17 anni. Poi sono arrivate tutte le altre, «a volte anche dieci in un anno solo». È morto ieri in India, nello stato del Mizoram, Ziona Chana, 76 anni, considerato il capostipite di una delle famiglie più estese del mondo. Leader di Chana Pawl, una setta religiosa di ispirazione cristiana che pratica la poligamia, Chana ha lasciato in eredità al suo villaggio di Baktawng Tlangnuam, nel nord est del Paese, un nutrito clan di oltre 160 persone, con 39 mogli, 89 figli e 36 nipoti.
La sua scomparsa è stata annunciata dal governatore del Mizoram, Zoramthanga, che ha porto le sue condoglianze su Twitter. Secondo i media locali, Chana nonostante le cure della sterminata famiglia, soffriva di diabete e ipertensione. E, quando domenica sera è stato portato d’urgenza in ospedale, non c’è stato nulla da fare.
Difficile dire se la famiglia di Chana sia realmente la più numerosa al mondo, non c’è chiarezza neppure sul numero esatto di mogli, figli e nipoti. Ma record o meno, la sua storia ha attirato, nel corso degli anni, turisti e curiosi da ogni parte del mondo.
«Casa della nuova generazione», così viene chiamata l’abitazione del clan, un edificio di quattro piani con 100 stanze e una quantità di terrazze. Confinate in un vero e proprio dormitorio, le mogli si alternano per cucinare mentre le figlie puliscono la casa e fanno il bucato. I maschi, invece, lavorano nei campi e si prendono cura del bestiame.
Non facile sfamare così tante bocche per Chana. Alcuni media locali si sono spinti a scrivere che i suoi familiari consumino fino a 59 chili di riso al giorno. E un po’ di preoccupazione ora serpeggia in seno alla famiglia che, fin qui, ha vissuto grazie alle donazioni dei seguaci della setta.
A fondarla fu il nonno di Chana nel lontano 1942. Oggi conta circa duemila adepti tutti provenienti dai villaggi circostanti. Permette la poligamia. Ma solo agli uomini. «Ho così tante persone di cui prendermi cura e mi considero un uomo fortunato. Mi sono sposato 39 volte, ma vorrei farlo ancora», aveva detto prima di morire Chana. Ma non ha fatto in tempo ad arrivare alla numero 40.