Estratto dell'articolo di Rosario Dimito per “Il Messaggero”
Per i crac di Silicon Valley Bank (SVB) e quello minore di Signature Bank, da lunedì scorso la Bce ha acceso un faro sulle 120 banche europee vigilate alle quali, secondo una prassi collaudata, per mail ha chiesto una serie di informazioni attinenti la vicenda […]
Nel mirino le eventuali esposizioni verso le due banche americane, l'andamento della liquidità, l'ammontare delle minusvalenze sui titoli di Stato in portafoglio. Dalle prime attendibili indiscrezioni, secondo quanto ricostruito dal Messaggero risulta che una decina di grandi banche del Vecchio Continente avrebbero una esposizione complessiva, diretta e indiretta, dell'ordine di 30 miliardi […]
Ci sarebbe anche l'esposizione molto limitata e comunque contenuta entro i suoi attivi di una banca italiana: il coinvolgimento riguarda la distribuzione di fondi che, al loro interno, hanno cartolarizzazioni generate da Silicon Bank.
Nello specifico si tratta di crediti della banca californiana verso le numerose startup che affollano la Silicon Valley, impacchettati in un veicolo che ha emesso notes sottoscritte da investitori e alcuni fondi hanno ceduto sul mercato questi titoli tramite partner bancari.
una filiale della silicon valley bank
Tra le banche con esposizione, sempre in misura limitata, figurerebbero anzitutto Hsbc che domenica scorsa ha acquistato la piccola filiale di Londra di Svb, anch'essa in default. L'intervento del colosso anglo-asiatico (112 miliardi di sterline di capitalizzazione) sarebbe avvenuto proprio per via delle relazioni già intrattenute con la banca californiana. Poi ci sarebbe una grande banca francese, un paio tedesche, un paio spagnole, una delle quali di modeste dimensioni, una britannica, una irlandese, tre dei Paesi Bassi e un paio di istituti svizzeri, tra cui Credit Suisse.
«La nostra esposizione creditizia nei confronti di Svb non è rilevante», ha sottolineato ieri il ceo del Credit, Ulrich Koerner, durante la "Morgan Stanley Conference", secondo quanto riporta Bloomberg. Credit Suisse ha perso quasi un quinto del suo valore negli ultimi quattro giorni di Borsa. Difficile dire se lo scivolone del titolo sia legato all'entità dell'esposizione o non piuttosto ai timori ingenerati dalla presenza del suo nome tra i creditori di Svb.
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sede della silicon valley bank 1
Quanto all'attività della Vigilanza, dall'Eurotower si ha conferma che sono già scattati tutti i controlli possibili sulle banche vigilate, quantunque a differenza delle regole-colabrodo degli Usa, nel Vecchio Continente c'è un'applicazione rigida delle norme di Basilea 3 riguardo i due criteri sulla liquidità, quella a breve (Lcr) e quella a lungo (Nfsr).
Nonostante ciò, agli istituti sia per iscritto che durante le riunioni da remoto con i chief risk officer e i chief financial officer, sono stati fatti i raggi X sullo stato dei finanziamenti, dei titoli e dei rapporti commerciali anche indiretti con le due banche Usa fallite. Inoltre sotto esame sono gli indicatori di liquidità, per verificare l'eventuale uscita di cassa anche in presenza di spostamenti di conti corrente.
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