Francesco Grignetti per "La Stampa"
La prima delegazione, con il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, è arrivata ieri sera. Oggi sarà ricevuto dal Pontefice. Comincia così la sarabanda del G20. Tre giorni di fuoco per la Capitale: trenta alberghi di lusso nel centro storico per ospitare le delegazioni sono presidiati da ieri; un quartiere intero, l'Eur, dichiarato «area di massima sicurezza» e vi si entra solo se residenti o con badge; ambasciate tirate a lucido per ricevere i capi di Stato o di governo; una ragnatela di percorsi blindati da e per palazzo Chigi, il Quirinale, il Vaticano, il Centro congressi La Nuvola.
zone rosse e aree blindate per il g20 di roma 2
Anche gli aeroporti sono mobilitati e presidiati per lo sbarco delle delegazioni. E però ci sarà anche la cena di gala al Quirinale sabato sera.
Oppure gli eventi culturali alla Fontana di Trevi come alle Terme di Diocleziano. Questo sarà il G20 di sabato e domenica. Che di fatto comincia oggi, con i bilaterali nella sede del governo tra Mario Draghi e il Presidente Joe Biden, il premier indiano Narendra Modi, il segretario generale dell'Onu Antonio Gutierres.
Un disagio lungo 72 ore per chi vive in città, con le scuole chiuse oggi dalle 16 e tutto sabato, molte fermate della metropolitana sospese, linee di autobus deviate. Ma soprattutto un incubo per chi deve garantire la sicurezza e l'ordine pubblico. Gli ultimi ritocchi al piano della questura sono stati esaminati ieri al Viminale dalla ministra Luciana Lamorgese, il sottosegretario Nicola Molteni, i capi delle polizie e dei servizi segreti.
Saranno impiegate 5.296 unità di rinforzo che praticamente raddoppiano le presenze di polizia, carabinieri e finanza (tranquillizzati perché arrivano nuovi soldi per gli stipendi). A questi si aggiungono 400 soldati, oltre i 1600 ordinari dell'Operazione Strade Sicure. In tutto, oltre dodicimila uomini e donne in uniforme. Sul centro di Roma e sull'Eur è stata disposta anche una «No fly zone» e ci saranno elicotteri, jet, batterie missilistiche, sistemi anti-drone delle forze armate.
carabinieri di fronte al palazzo dei congressi all eur g20
È perfino ovvio che il ministero dell'Interno non si può permettere la minima sbavatura, specie dopo la debacle dell'8 ottobre, quando i No Green Pass devastarono la sede della Cgil. Quindi, oltre i tradizionali controlli antiterrorismo, c'è un'attenzione particolare per eventuali contestazioni.
Alle frontiere sono stati ripristinati i controlli di polizia dal 27 ottobre, e fino alle ore 13 del 1° novembre quando sarà tutto finito. Sabato pomeriggio in città ci saranno due manifestazioni regolarmente notificate alla questura: un sit-in a piazza San Giovanni del partito comunista di Marco Rizzo, e un corteo da Piramide a piazza Bocca della Verità organizzato da una vasta area di sinistra che comprende l'Arci, il sindacato di base Usb, Rifondazione comunista, i giovani di Fridays For Future. C'è un inquietante silenzio, invece, dalle parti dei No Green Pass. Le chat grondano sempre più odio, nessuna manifestazione è annunciata. E quindi gli apparati sono concentrati al massimo.
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