Marco Mologni per https://milano.corriere.it/
Fare pipì sul piazzale di un centro commerciale può costare caro. Anzi, carissimo. A scoprirlo a proprie spese è stato un 29enne di Mariano Comense (ma domiciliato a Cassago Brianza). Il giovane, colto in flagrante, ha ricevuto una maxi-multa da 5mila euro dai carabinieri di Seregno.
Poco ha contato il fatto che il «fattaccio» sia accaduto prima dell’alba - erano le 4 del mattino di lunedì - e che il giovane abbia fatto notare che a quell’ora non c’era anima viva. I carabinieri hanno applicato l’articolo 726 del codice penale, che prevede l’applicazione di una multa minima di 5mila, fino a un massimo di 10mila, per chi in luogo pubblico o esposto al pubblico compie atti contrari alla pubblica decenza, come appunto fare pipì per strada.
Il 29enne è stato sorpreso dai carabinieri di pattuglia in un enorme piazzale molto frequentato a Verano Brianza, vicino ai ristoranti McDonald’s e Burger King e ai due centri commerciali Eurospin e Tigotà, che attirano migliaia di persone ogni giorno.
Nelle ultime settimane le forze dell’ordine sono intensamente impegnate nel contrasto alla movida estiva e ai comportamenti «sopra le righe» dei giovani, in crescita in un’estate anche meteorologicamente molto calda. In particolare, schiamazzi e comportamenti che disturbavano la quiete pubblica erano stati numerosi proprio su quel piazzale. Il 29enne è stato multato e denunciato per atti contrari alla decenza e deturpamento di luogo pubblico.
Non è la prima volta che un gesto come quello di fare pipì in un luogo pubblico viene punito in modo molto severo. Fece notizia, nel 2016, il caso di Stefano Rho, un docente delle scuole superiori licenziato dopo essere stato sorpreso dai carabinieri a orinare in Val Brembana e aver dimenticato di segnalare il provvedimento penale al Ministero. Solo dopo un accordo raggiunto di fronte al giudice l’insegnante era stato reintegrato in cattedra.