GLI AMMUTINATI DI GOLDEN STATE – DOPO AVER VINTO IL TITOLO I WARRIORS DICONO NO A TRUMP: NESSUNA CELEBRAZIONE ALLA CASA BIANCA – CURRY E COACH STEVE KERR HANNO ESPRESSO IN PIU’ DI UN’OCCASIONE CRITICHE NEI CONFRONTI DI “THE DONALD” – DUE ANNI FA GOLDEN STATE SI PRESENTO’ COMPATTA ALL’APPUNTAMENTO CON OBAMA

-

Condividi questo articolo


Da gazzetta.it

 

durant 1 durant 1

Una mossa clamorosa, che interrompe una tradizione consolidata nello sport americano. A poche ore di distanza dal trionfo nelle NBA Finals, i Warriors hanno stabilito che non si presenteranno alla Casa Bianca per le tradizionali celebrazioni del titolo.

 

A differenza di quanto accaduto con i New England Patriots, quando 6 big optarono per non recarsi da Trump (compreso Brady), la decisione è stata presa all'unanimità dallo spogliatoio di Golden State. Non c'è ancora una presa di posizione ufficiale della franchigia ma la notizia del rifiuto è rimbalzata con insistenza sui media statunitensi. L'"ammutinamento" ha una chiara valenza politica anche perché due anni fa quando vinsero il primo dei due titoli del triennio, i Warriors si presentarono compatti all'appuntamento con Barack Obama.

TRUMP, MELANIA TRUMP, MELANIA

 

La decisione era nell’aria anche prima delle Finals perché le convinzioni politiche dei Warriors sono sempre state molto chiare. L’allenatore Steve Kerr ha espresso in più di un'occasione il suo dissenso verso il "Muslim immigration ban" voluto dalla nuova amministrazione e Stephen Curry non ha mai lesinato critiche nei confronti di Donald Trump. Con tutta probabilità anche i Cleveland Cavaliers, alla luce delle idee di LeBron James, avrebbero scelto di boicottare l’appuntamento tradizionale in caso di successo.

DURANT CURRY DURANT CURRY KERR KERR cleveland cleveland golden state golden state OBAMA WARRIORS OBAMA WARRIORS durant 2 durant 2 durant durant golden state festa golden state festa lebron durant lebron durant

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?