MIGRANTI: CORTE SUPREMA GB BOCCIA PIANO PER TRASFERIRLI IN RUANDA
(Adnkronos) - La Corte Suprema britannica ha bocciato il programma del governo che prevede il trasferimento in Ruanda dei richiedenti asilo che arrivano attraverso il canale della Manica. Lo riporta Sky News, precisando che la Corte ha solo valutato se il Ruanda fosse un "Paese terzo sicuro" verso cui inviare i migranti.
I cinque giudici (Lord Reed, Lord Hodge, Lord Lloyd-Jones, Lord Briggs e Lord Sales) hanno bocciato all'unanimità il piano, definendo "illegale" il trasferimento dei migranti.
rishi sunak e giorgia meloni 2
"La Corte Suprema respinge all'unanimità il ricorso del ministero dell'Interno e conferma la conclusione della Corte d'Appello - si legge nel dispositivo della sentenza - Questo perché ci sono fondati motivi per ritenere che i richiedenti asilo correrebbero un rischio reale di maltrattamenti" nel caso fossero rimandati nel loro Paese di origine una volta respinti in Ruanda.
MIGRANTI: GOVERNO RUANDA, 'NOI PAESE SICURO, IN DISACCORDO CON CORTE GB'
(Adnkronos) - Il Ruanda è "in disaccordo" con la sentenza della Corte Suprema britannica che non lo ritiene un Paese terzo sicuro per trasferirvi i richiedenti asilo che arrivano nel Regno Unito.
Migranti da Regno Unito al Ruanda
"Questa è in definitiva una decisione che spetta al sistema giudiziario del Regno Unito", ha premesso la portavoce del governo ruandese, Yolande Makolo, aggiungendo che "tuttavia, siamo in disaccordo con la sentenza secondo cui il Ruanda non è un Paese terzo sicuro per i richiedenti asilo e i rifugiati, in termini di respingimento".
La portavoce, citata da Sky News, ha evidenziato che Ruanda e Regno Unito hanno lavorato insieme per "garantire l'integrazione dei richiedenti asilo trasferiti nella società ruandese", sottolineando che il Paese africano "è impegnato a rispettare i suoi obblighi internazionali e siamo stati riconosciuti dall'Unhcr e da altre istituzioni internazionali per il nostro trattamento esemplare dei rifugiati".
Rishi Sunak al summit di londra sull intelligenza artificiale
MIGRANTI: SUNAK, 'NON È IL RISULTATO CHE VOLEVANO'
(Adnkronos) - "Non è il risultato che volevamo", ma "il principio" di inviare migranti illegali in un Paese terzo sicuro è "legittimo". Lo ha dichiarato il primo ministro britannico, Rishi Sunak, commentando la sentenza della Corte Suprema che ha definito "illegale" il piano del suo governo di trasferire i richiedenti asilo in Ruanda, confermando la decisione della Corte d'Appello che riteneva lo Stato africano un Paese terzo non sicuro.
"Fondamentalmente" la Corte Suprema - come fatto in precedenza dai tribunali di grado inferiore - "ha confermato che il principio di inviare migranti illegali verso un Paese terzo sicuro è legittimo", ha proseguito Sunak, secondo cui "ora considereremo i prossimi passi", ma "abbiamo passato gli ultimi mesi a pianificare ogni eventualità e rimaniamo totalmente impegnati a fermare le barche".
guardia costiera britannica sulla manica
"L'immigrazione illegale distrugge vite umane e costa ai contribuenti britannici milioni di sterline ogni anno. Dobbiamo porvi fine e faremo tutto il necessario per farlo", ha chiosato Sunak, rimarcando che "quando le persone sapranno che se arrivano qui illegalmente non potranno restare, allora smetteranno di venire e noi fermeremo le barche". Il primo ministro interverrà nel pomeriggio in conferenza stampa mentre il neo ministro dell'Interno, James Cleverly, parlerà più tardi ai Comuni.
MIGRANTI: CONSIGLIO PER RIFUGIATI GB, 'VITTORIA MOLTO CHIARA'
i gommoni dei migranti che attraversano la manica
(Adnkronos) - "Una vittoria molto chiara". Così il Consiglio per i rifugiati, la principale ong britannica del settore, ha definito la sentenza della Corte Suprema che ha bocciato il piano del governo Sunak di trasferire forzatamente i richiedenti asilo in Ruanda. E' "una vittoria per i diritti delle persone, degli uomini, delle donne e dei bambini che arrivano da Paesi come l'Afghanistan, dalle cui persecuzioni e torture sono fuggiti", ha commentato il capo del Consiglio per i rifugiati, Enver Solomon, citato dai media britannici.