Malabarba per “Libero Quotidiano”
Li abbiamo ammirati in mondovisione contrarre i muscoli facciali (stando bene attenti a non farsi venire una ruga in più) per deprecare l' egoismo dimostrato dai Paesi occidentali verso gli immigrati. Li abbiamo osservati con stupore visitare i campi profughi e commuoversi abbracciando bambini (versavano lacrime con parsimonia, per non rovinarsi il make up).
Li abbiamo ascoltati disperarsi per la sorte dei profughi, e ci siamo sentiti meschini e gretti. Loro, le superstar hollywoodiane, erano bellissime e pure generosissime. Noi, invece, restiamo così bruttini e ottusi nella nostra difesa delle frontiere.
la villa su petra island regalata da angelina jolie a brad pitt
Eppure, grattando via il cerone e le creme di bellezza, ora scopriamo che questi santini splendidi e caritatevoli sono un po' diversi da come pensavamo. O, semplicemente, ci rendiamo conto che continuano a recitare anche fuori dai set.
Una inchiesta del Daily Mail ha esaminato le dichiarazioni di alcune celebrità in materia di immigrazione, in particolare quelle di Brad Pitt e Angelina Jolie e quelle di George Clooney e di sua moglie Amal.
GEORGE CLOONEY CON LA MERKEL PARLA DEI PROFUGHI
Entrambe queste coppie sono in prima linea nella difesa dei diritti umani, sono pubblicamente schierate a favore dell' accoglienza. Però, guarda un po', a casa loro non hanno ospitato nemmeno un profugo. E dire che non mancano di spazio. Clooney e sua moglie (che fa l' avvocato per i diritti civili) possiedono cinque case.
Due ville sul lago di Como, una dimora con 9 camere da letto del valore di dieci milioni di sterline nel Berkshire, in Inghilterra, una casa per le vacanze a Cabo, in Messico e una a Los Angeles. Brad e Angelina, invece, possono contare su un castello da 35 milioni di sterline in Provenza, una villa da 4,5 milioni di dollari a New Orleans e una casa a Los Feliz, in California.
Eppure, non hanno manco un divano libero per far riposare un siriano o un eritreo. Viene da chiedersi con che faccia Angelina Jolie sia andata in visita nei campi profughi libanesi e abbia lanciato appelli a favore del popolo siriano. Ci si domanda con che coraggio George Clooney abbia speso parole durissime contro gli Stati Uniti, rei di avere dimenticato il loro passato di «Paese fondato dagli immigrati».
Magari i Brangelina avrebbero potuto ospitare una famigliola di Raqqa nel loro castelletto, nel periodo in cui hanno preso in affitto (per 14mila sterline al mese) l' ennesima villona nel Surrey. Lo stesso avrebbero potuto fare i Clooney: in fondo, George ha origini irlandesi, mentre la famiglia di Amal è scappata dal Libano.
VILLA DI GEORGE CLOONEY LOS FELIZ VILLA DI ANGELINA JOLIE
Dopo tanta solidarietà a parole, almeno un piccolo gesto… Che volete: Hollywood è la fabbrica dei sogni. Nel senso che gli immigrati se lo possono sognare, di farsi ospitare dalle star.