rincaro energia e aumento delle bollette 4
Bollette gas e luce, 1200 euro in più vale il rincaro 2022. “Dati gli aumenti in corso, in assenza di interventi del governo avremmo un aumento del 61% per il gas; per l’elettricità del 45%, con una spesa complessiva su base annuale nel 2022 di 1.200 euro in più a famiglia.
Bollette gas e luce, 1200 euro in più vale il rincaro 2022
Con gli interventi per ora annunciati (3,8 miliardi) più il ripetersi di quanto fatto prima (5 miliardi) l’aumento sarà del 40% per il gas e per l’elettricità del 28% con una spesa di 770 euro in più a famiglia”.
Sono le previsioni del presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, fatte tenendo conto di un consumo medio annuale di 1.400 metri cubi di gas e 2.700 kilowattora di elettricità.
Federconsumatori: impatto 2022, 1288 euro a famiglia
La stima proposta da Nomisma non è lontana dai calcoli dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori.
Che, stimando l’impatto che il 2022 avrà sui conti delle famiglie, calcola un aggravio di 1.228,80 euro annui. Si tratta – spiega l’organizzazione dei consumatori – di un “andamento al rialzo trainato dall’aumento dei costi dei beni energetici, che incidono fortemente sui costi di trasporto e produzione”.
Per Fedeconsumatori il rialzo del costo di energia elettrica e gas “si stima durerà almeno fino al secondo trimestre 2022”, pesando in maniera notevole sui costi delle famiglie.
Aumenti ci saranno anche per il settore alimentare su cui, oltre all’aumento dei costi di produzione e trasporto, incidono anche le forti tensioni sul mercato delle materie prime ed i maggiori costi degli imballaggi, il rincaro dei mangimi e dei concimi che faranno sentire il proprio peso soprattutto nel corso del prossimo anno.
Non mancano all’appello i rincari nel settore del credito, con un rialzo dei costi dei conti correnti, da parte di alcuni istituti, soprattutto per i giovani. Preoccupano, infine, gli aumenti nel settore sanitario, che si aggiungono a quelli notevoli già registrati lo scorso anno.
E dovuti principalmente al ricorso alla sanità privata per visite, prestazioni ed esami (vista la situazione di forte emergenza delle strutture pubbliche), nonché al costo dei tamponi per rilevare il Covid-19.