ARIDATECE GHEDDAFI! – L’AMBASCIATA ITALIANA A TRIPOLI: “ITALIANI, LASCIATE SUBITO LA LIBIA” – IL PAESE ORMAI È NEL CAOS, I JIHADISTI CONQUISTANO SIRTE E ALLA RADIO PASSANO LE PREDICHE DEL CALIFFO AL BAGHDADI

Il direttore dei servizi esteri, Alberto Manenti, ha confermato al Copasir che la situazione in Libia sta rapidamente peggiorando e che l’Aise sta per lasciare il Paese. In ambasciata sono rimasti solo l’ambasciatore e i suoi collaboratori più stretti…

Condividi questo articolo


Guido Ruotolo per “la Stampa”

libia nel caos 8 libia nel caos 8

 

Ci siamo. I nostri connazionali devono immediatamente rientrare in Italia. Per motivi di sicurezza. L’invito è stato spedito dalla nostra ambasciata a Tripoli. E potrebbe anticipare la finora solo ipotizzata chiusura della nostra stessa rappresentanza diplomatica. Sono ormai in pochi gli occidentali che si trovano in Libia. In queste settimane per motivi di sicurezza lo stesso personale della nostra ambasciata è stato richiamato a Roma, lasciando a Tripoli l’ambasciatore con i suoi più stretti collaboratori.

libia nel caos 7 libia nel caos 7

 

Gli islamisti occupano Sirte 

La situazione si aggrava con il passare delle ore. Stamani i tagliagole del Daesh hanno occupato la radio di Sirte e controllano parte della città. I libici si sono svegliati sentendo la predica del leader dell’Isis Al Baghdadi alla radio mentre sono state messe sul web le immagini di 21 prigionieri in tuta arancione, ripresi sulla spiaggia di Sirte. Sono 21 cittadini egiziani, «miscredenti», «cristiani copti». Il presidente dell’Egitto al Sisi ha invitato i suoi connazionali a lasciare precipitosamente la Libia. Le bande jihadiste che si apprestano a uccidere gli ostaggi sono le stesse che qualche giorno fa uccisero a un posto di blocco un gruppo di miliziani di Misurata. 

libia nel caos 6 libia nel caos 6

 

L’allarme di Renzi 

Ieri, al Comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica, il Copasir, il direttore dell’Aise, il servizio segreto estero, Stefano Manenti, ha confermato che la situazione in Libia sta peggiorando sempre di più e che sta maturando la decisione operativa di abbandonare la Libia. Al Consiglio Europeo, giovedì sera il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha lanciato un grido d’allarme per la situazione libica, prendendo atto che i tentativi di dialogo per un governo di pacificazione nazionale - promotore del tavolo negoziale il delegato dell’Onu, Bernardino Leon - non stanno producendo i risultati sperati. Renzi ha annunciato che l’Italia «è pronta a fare la sua parte».

 

libia nel caos 5 libia nel caos 5

Una nuova Somalia? 

Affiorano, a livello internazionale, posizioni diverse su come affrontare la crisi libica. L’Italia spinge, per dirla con il ministro dell’Interno Angelino Alfano, per un rapido intervento della comunità internazionale: «Senza una rapida mobilitazione generale per la Libia correremo il rischio di vedere installato un califfato islamico alle nostre porte». Sembra quasi un benservito al commissario Onu Leon. Ma pensare a una forza internazionale di «peacekiping» senza trovare prima una intesa con le milizie armate significa rischiare una nuova Somalia.

libia nel caos 4 libia nel caos 4 libia nel caos 2 libia nel caos 2 libia nel caos 3 libia nel caos 3

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?