Estratto dell'articolo di Marco Ventura per il Messaggero
La verità su errori e rovesci dei generali russi nella campagna di Ucraina? Due importanti corrispondenti di guerra russi l'avrebbero spifferata in un orecchio a Putin, a margine del Forum economico di San Pietroburgo il 17 giugno. All'inizio lo Zar non era per nulla contento della copertura offerta dai cosiddetti milblogger, i blogger militari, per lo più nazionalisti ed ex soldati, ma quando ha incontrato i giornalisti al Forum, in una riunione da lui stesso convocata a porte chiuse, si è sentito dire che al fronte è «tutto un casino».
A raccontarlo su Telegram è Rybar, uno dei milblogger con più seguaci, oltre 600mila, dando l'allarme su alti papaveri del ministero della Difesa che vorrebbero, dice, mettere il bavaglio ai corrispondenti. Censurandoli o inducendoli all'auto-censura
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LA PAUSA OPERATIVA Duri i post, negli ultimi giorni, sulla cosiddetta pausa operativa dell'offensiva e sul contrasto alle nuove armi inviate dagli Usa, gli Himars, sistemi missilistici ad alta mobilità.
Vladislav Ershov, tenente generale esercito russo
Altri chiedono che l'offensiva non si fermi e si arrivi, anzi, alla mobilitazione generale. Girkin, rivolto a oltre 400mila contatti, contesta la scelta di concentrare le forze sulla conquista di Lysychansk, una trappola degli ucraini per infliggere ai russi il maggior numero di perdite possibile, compromettendo così tutta la campagna. Secondo Rybar, i responsabili della propaganda militare stanno cercando di tacitare i milblogger e inviati di guerra. I modi ci sono: negare lasciapassare per il fronte, intervenire sui direttori dei media tradizionali, e promuovere l'auto-censura.
il maggiore generale vitaly gerasimov SERGEJ KISEL Valery Gerasimov, capo di Stato Maggiore Russia il generale russo sergey surovikin 9 il generale russo sergey surovikin 7
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