Giuliano Balestreri per “la Stampa”
amazon assicurazione per la casa
La scalata alle assicurazioni di Amazon riparte dalla Gran Bretagna. Dopo il lancio delle polizze per piccole e medie imprese, il colosso dell'ecommerce di Seattle ha annunciato che inizierà a vendere servizi assicurativi per la casa attraverso il suo nuovo negozio online. Per il comparto assicurativo, dominato da operatori tradizionali, è uno spauracchio che tutti hanno visto profilarsi all'orizzonte, ma che nessuno credeva sarebbe davvero arrivato.
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Secondo le stime dell'Associazione italiana insurtech, entro 10 anni l'82% dei prodotti assicurativi sarà digitale e, secondo i principali istituti di ricerca, l'offerta di questo genere di polizze crescerà in Europa del 40% in un decennio. I dati dell'Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano dicono che il 62% della compagnie italiane nel 2022 non ha ridotto gli investimenti nella digitalizzazione, nonostante il difficile contesto macroeconomico.
La mossa di Amazon è destinata cambiare gli equilibri del mercato. Basti pensare che il campione italiano del settore, Generali, capitalizza in Borsa circa 24 miliardi di euro, mentre Amazon vale oltre mille miliardi di dollari: quasi il doppio dell'intero Ftse Mib di Piazza Affari. Gli operatori tradizionali rischiano di essere travolti da uno tsunami.
Anche perché se nel 2020 il mercato assicurativo globale valeva 4.800 miliardi di dollari, si stima che arriverà a oltre 10mila miliardi nel 2030 grazie alla digitalizzazione del mercato. D'altra parte, a oggi, meno del 20% dei consumatori utilizza un'assicurazione, mentre si stima che nel 2030 la quota salirà all'80%: un'enorme fetta di mercato che deve ancora essere presidiata.
In Italia, nei primi sei mesi del 2022 sono stati investiti 200 milioni di euro in "insurtech"; un cifra che porta il dato degli ultimi 30 mesi a 510 milioni di euro. Eppure, secondo l'Insurtech Investment Index, ideato da IIA-Italian Insurtech Association ed elaborato dall'Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, la distanza con il resto d'Europa è siderale: nello stesso arco temporale, Gran Bretagna, Germania e Francia hanno investito, rispettivamente, 3,7 miliardi di euro, 3,3 miliardi di euro e 2,9 miliardi di euro.
«L'entrata di Amazon sarà di stimolo agli operatori italiani, ma la debole spinta nei confronti dell'innovazione è anche dovuta alla scarso livello di penetrazioni delle assicurazioni nel nostro Paese» osserva Simone Ranucci Brandimarte, presidente e fondatore di Italian Insurtech Association secondo cui l'arrivo del colosso dell'e-commerce «potrebbe essere disarmante, soprattutto in relazione alla sua capacità di gestire e sequenziare i dati dei consumatori, un elemento oggi fondamentale in ogni mercato, in cui i nostri operatori assicurativi peccano ancora. Anche perché già nel 2021 Amazon è stato il primo distributore di polizze digitali in Europa».
Su cosa possano fare le compagnie tradizionali per reggere l'onda d'urto di Amazon e degli altri big che potrebbero scendere in campo come Apple, Google e Facebook, Ranucci Brandimarte ha le idee chiare: «È fondamentale investire in tecnologia cercando di ammodernare i propri prodotti per omologarli ad consumatore sempre più digitalizzato e che Amazon è in grado di raggiungere e guidare grazie alla sua padronanza nella gestione dei dati». Un patrimonio che ha permesso ad Amazon di vendere, solo nel 2020, oltre 100 milioni di singole polizze digitali in Europa: in Italia, nello stesso anno, ne sono state vendute appena 3 milioni.