Barbara Costa per Dagospia
Vedere – e soprattutto sentire – la propria donna dar voce al suo piacere – e a gemiti alti, eloquenti – mentre un altro uomo è su e dentro di lei. E pure più uomini, che su di lei si avvicendano, che di lei prendono ciò che vogliono. Ovvero, ciò che lei vuole. Perché lei è lì per godere.
E non con il suo uomo, ma con altri, al posto di lui. Che lo si tenga a mente: nessun io maschile è più quello di prima, dopo avere udito l’uguale grido orgasmico della sua donna donato a un pene nuovo, o a più peni insieme, e in alternanza, e specie se quei peni sono diversi dal pene del legittimo consorte, e diversi nell’unico senso che per un uomo conta e pesa: diversi perché più grossi, più lunghi, più larghi, più (si crede lui) del suo efficienti.
E lo stesso vale per una donna che vede – e soprattutto sente… – il suo uomo godere tuffato dentro altre donne, e il suo uomo allettato e allettante altre f*ghe, a lei più disinibite, di lei più propense, abili, a prendere in bocca quel pene maritale. Dal marito infilato in altri anfratti, per farlo succhiare e leccare da altre lingue di femmine. Sperma che invade sesso e epidermide altrui. Ci sono compagne che a siffatte scene emettono lamenti e metà d’agonia e metà di schietto orgasmo, dacché, sia chiaro: nel sesso scambiarsi non è la scampagnata che raccontano. La favola con cui si ninnano gli istinti per non farli impazzire.
La panacea di ogni routine coniugale, la sconfitta di ogni noia a due, lo scambismo è narrazione ogni volta positiva, ma è davvero così? No, che non lo è. Ce ne vuole, di pelo sullo stomaco e di auto ed eccezionale educazione all’alfabeto di coppia per resistere alle viscere che ti si contorcono alla vista di tua moglie sc*pata a te davanti da, che so… 5 stalloni o uno soltanto, ma capace di farla venire più volte e consecutive. Un traguardo da te, marito, mai lambito neppur nelle tue performance migliori.
Tante coppie che si scambiano il loro scambismo te la riportano felice e risolutivo per mettere a tacere quel gran rodimento che le dilania poiché è indubbio: superare la cultura monogamica e la gelosia presente in noi a istinto, è gradino scalato da pochissime persone che, se hanno raggiunto un inedito equilibrio nel condividere il partner con altri vicendevolmente, non te lo vengono certo a consigliare, e per questo motivo: scambiarsi e in tal modo procurarsi piacere nel farlo uno davanti all’altra è zenit talmente personale che non può essere suggerito. È esperienza che si sceglie per sé, e in due, e nel massimo – composito – rispetto del proprio partner.
V’è la legge delle leggi: per quanto si possa essere d’accordo e in armonia e decisi nello scambiarsi, dopo la "prima volta" e cioè dopo il fatidico primo scambio, il rapporto di una coppia ora non più monogama, non torna come prima. Mai più e per sempre. E questo rapporto può migliorare e acquistare un legame più netto, differente da prima ma più profondo, e conquistare ben più brio a letto nel sesso a due (che mai deve venir meno, nemmeno nelle coppie promiscue), se sul serio la coppia in questione ha scelto lo scambismo essendo totalmente sincera l’uno con l’altro: solo in questo caso, una volta superato lo "swing" (nello scambismo solo la pratica prova e timbra, non la teoria) la loro unione acquista marce in più.
Unione che si scopre migliore. Ma mai vi capiterà, se non a eccezione massima, la coppia che vi dirà questa verità inconfessabile: che tante volte si va a scambiarsi come extrema – e sbagliatissima – ratio per un rapporto logoro, e per ragioni che col sesso c’entrano ma anche no. E che tante volte la coppia che si scambia lo fa su un piano tutt’altro che paritario perché è lei o è lui (vi rientra ogni tipologia di coppia, etero e no) che accetta di scambiarsi ma controvoglia, e lo fa col proposito il più insano di non perdere il partner. Di salvare una relazione che non si può salvare.
E però ci sono coppie – di numero chissà se esiguo – che scelgono, provano, pensano lo scambismo come risoluzione di un rapporto. Decisione particolarmente importuna. Ma è una realtà che lo scambismo il più perfetto sicché in simmetria di corpi ma più di testa sia stile di vita a due raro e prezioso: lo scambismo mina il caposaldo di ogni sentimento e affinità a due per come ce li hanno insegnati e mostrati nei secoli: va a colpire la fedeltà, e dei corpi, ma di più il mito del "per sempre", in un idillio a due che, siamo sinceri, e quando mai c’è stato?
Possono due persone rimanere soddisfacentemente unite anni, ogni volta rinnovando un amore che per rimanere in vita ha bisogno di compromessi via via più grandi, i quali però gravano in modo sbilanciato sui partner. In una coppia v’è chi fa più rinunce, si sacrifica e paga di più. Sempre.
E anche nel sesso, e anche nel sesso scambista. Il quale non assicura la felicità: lo scambiamo porta due persone che se lo vivono nel modo il più rispettoso a una complicità senza eguali. A abbeverarsi a rinnovata linfa. Ma le coppie in partenza cigolanti, in disequilibrio, si illudono di trovare nello scambismo possibile soluzione. Un tal baratto di pelli e fluidi e sensazioni gli procurerà orgasmi deludenti, disperanti, sfocianti in frustrazioni opposte all’appagamento che è la promessa che uno scambismo onesto e leale mantiene.
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