UN “BAFFO” FORMATO FAMIGLIA - ORFANO DI SANTORO, SANDRO RUOTOLO VIENE CHIAMATO DA DE MAGISTRIS ALLA GUIDA DEL COMITATO PER LA LEGALITÀ (MA CHE POTERI AVRA’? A COSA SERVE?) - IL GIORNALISTA LAVORERÀ IN FAMIGLIA: SUA NIPOTE, ALESSANDRA CLEMENTE, E’ SUPER ASSESSORE ALLA LEGALITÀ DI GIGGINO

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Simone Di Meo per “il Giornale”

 

Sandro Ruotolo Sandro Ruotolo

La nuova vita del Baffo Inquisitore più famoso della tv è a Napoli, dove tutto è iniziato un bel po' di decenni fa. Sandro Ruotolo, ormai orfano delle fiction e degli show manettari di Michele Santoro, si accasa a Palazzo San Giacomo per occupare la poltrona di presidente del fantomatico Comitato per la legalità voluto dall' amico sindaco Luigi de Magistris. Lo stesso che il giornalista Rai ha intervistato per anni, spesso in esclusiva, ai tempi delle Grandi Inchieste (flop) di Catanzaro, quando Giggino inseguiva logge massoniche e Servizi segreti deviati in combutta con mafia e politica.

primo consiglio comunale di napoli de magistris alessandra clemente primo consiglio comunale di napoli de magistris alessandra clemente

 

Grazie alle ospitate ad Annozero, LdM è riuscito a fare il grande salto in politica e a costruirsi una imponente rete di consenso sul territorio che lo ha proiettato prima a Bruxelles come europarlamentare di Idv e poi all'ombra del Vesuvio per indossare la fascia tricolore, riconfermata nel giugno scorso peraltro.

sandro ruotolo sandro ruotolo

 

Una svolta nella carriera che Ruotolo aveva pure provato a imitare candidandosi alle Politiche del 2013 con Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia e de Magistris, appunto. Il risultato delle urne era stato però impietoso. A Napoli, il movimento dei due ex pm d'assalto raccolse la miseria del 3,7 per cento alla Camera e del 3,1 al Senato, nonostante una arrembante campagna elettorale tutta giocata sull'antifascismo e sulla lotta alle mafie. Non era andata meglio al cronista l'avventura per diventare governatore della Regione Lazio, sempre per Rivoluzione Civile e sempre nel 2013: Ruotolo raccattò poco più del 2 per cento.

alessandra clemente alessandra clemente

 

Non riuscì nemmeno a entrare in Consiglio regionale. Stavolta, nessun confronto nelle urne ma una nomina che arriva direttamente dal secondo piano di Palazzo San Giacomo. Non è ancora chiaro a che cosa servirà questo Comitato per la legalità né quali poteri potrà eventualmente esercitare né in quali settori andrà a scavare (appalti, servizi?).

 

Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno, dovrebbero farne parte tra gli altri anche lo sceneggiatore Maurizio Braucci (molto vicino a Roberto Saviano, con cui il sindaco è ai ferri corti da qualche tempo), l'avvocato Claudio Botti, lo storico della criminalità organizzata Isaia Sales e il giornalista del Mattino Gigi Di Fiore.

 

ruotolo de magistris ruotolo de magistris

Non è detto nemmeno che tutti i componenti della commissione decidano di accettare l'offerta di collaborazione considerati i trascorsi assai poco felici di chi, proprio nella legalità, era stato chiamato a impegnarsi in Municipio. Negli anni del primo mandato, Giggino aveva avuto in squadra un magistrato antimafia (l'assessore Giuseppe Narducci), un generale dei carabinieri (il comandante della polizia municipale Luigi Sementa), un ex prefetto (il commissario anticorruzione Achille Serra), e li ha persi senza grandi rimpianti.

 

Tutti cacciati o dimissionari per divergenze con l'ex toga e col suo cerchio magico. Oggi, il sindaco li sostituisce con esponenti della società civile e intellettuali che non hanno certo alcuna esperienza operativa sul campo nel contrasto alle mille forme della criminalità organizzata e non presenti in città.

 

DE MAGISTRIS DE MAGISTRIS

Oltre a Giggino, in Comune Sandro Ruotolo avrà modo di trovare anche un'altra faccia assai familiare che, caso fortuito, è proprio super-assessore alla Legalità: la nipote Alessandra Clemente. Pupilla del primo cittadino e si dice sua erede designata alla guida dell' amministrazione comunale al termine dell'attuale seconda consiliatura. Insieme zio e nipote saliranno in cattedra per insegnare ai napoletani come osservare la legge.

 

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