Giulia Cazzaniga per Libero Quotidiano
In un anno sono cresciuti di un miliardo: gli acquisti di seconda mano valgono 19 miliardi di euro. Vendere e comprare oggetti usati fa guadagnare e risparmiare. Dove avvengono gli scambi? Secondo l'Osservatorio Second Hand Economy di Doxa per Subito.it, gli acquisti si concludono in circa due terzi dei casi fra mercati e negozi dell' usato.
Per la compravendita che consente di liberarsi dell'oggetto che non serve, fino a qualche anno fa la facevano da padrone nel mercato "fisico" le botteghe dei rigattieri. Nel tempo, ci dice Pietro Luppi - che studia il fenomeno da direttore del centro di ricerca "Occhio del riciclone" - le botteghe si stanno estinguendo in favore degli ambulanti e di negozi conto terzi, «tremila in Italia, il 15% di questi associati a un network o a un circuito di franchising».
Tra questi, ci sono Mercatopoli e Baby Bazar: una cinquantina di negozi in tutta Italia. Alessandro Giuliani ne è il presidente. «Abbiamo rimesso nelle tasche delle famiglie, da inizio anno, più di 10 milioni e mezzo di euro», fa il conto: «Il vantaggio di un negozio fisico, rispetto all' online è che il venditore si libera immediatamente dell'oggetto.
Da noi viene valutato dagli esperti in negozio, formati appositamente, che espongono gratuitamente a prezzo concordato il prodotto. La selezione degli oggetti da parte nostra è forte: puntiamo a vendere e a proporre a chi fa un giro un negozio una bella esperienza d' acquisto. E al proprietario del bene va il 50% della cifra a vendita ultimata».
A Mercatopoli vendono in primis abbigliamento firmato: «Si risparmia fino al 60-70%». Poi viene l' oggettistica vintage e il mondo del collezionismo: «Thun e Lego sono i marchi venduti». Si risparmia? In questo caso non tanto, è maggiore la passione: meno il 40% rispetto al negozio. «I piccoli mobili anche quelli dell'Ikea, già montati», si comprano con il 20% di sconto rispetto al nuovo. E poi viene l'attrezzatura sportiva, tendenzialmente a metà prezzo rispetto al nuovo.
Se chi acquista preferisce il mercatino o il negozio, chi vende ci prova principalmente online: sui siti, in crescita del 5%, si svolgono il 50% delle vendite (fonte Doxa). Le merci, su internet, si differenziano dai negozi fisici. Su Subito.it ad esempio le categorie merceologiche già vendute sono le auto prima di tutto: 6 milioni di annunci. Seguono arredamento e casalinghi, accessori auto, appartamenti e infine abbigliamento.
Gli italiani più appassionati nel vendere e comprare usato attraverso la piattaforma sono i campani - che hanno pubblicato nell' ultimo anno 5,47 milioni di annunci - tallonati dai lombardi. Lazio, Sicilia e Veneto seguono nella classifica. Pioniere degli scambi tra privati è eBay, nato 22 anni fa e che si è inventato il sistema della valutazione dei venditori. Oggi il colosso online vende il' 81% degli oggetti nuovi e il 19% usati.
Un bel numero, se in ogni momento ci sono un miliardo e 100 milioni di prodotti in vendita. Puoi vendere con il meccanismo dell'asta, oppure a prezzo fisso. Iryna Pavlova, di eBay Italia, spiega: «Consigliamo sempre di ragionare dal punto di vista del valore dell' oggetto: sul nostro sito aumenta per 167milioni, tanti quanti sono i nostri utenti attivi in tutto il mondo. Le possibilità di successo, e quindi di guadagno, sono altissime.
Certo, bisogna essere attenti a valorizzare al meglio la vendita con belle fotografie, una descrizione accurata, uno studio dei prezzi su inserzioni simili». Il momento dell'anno in cui si vende (e compra) di più su eBay è dopo Natale: «Dal 26 dicembre il sito è preso d' assalto, perché le persone vogliono vendere i regali indesiderati o doppi, e si possono fare grandi affari, acquistando ad esempio tecnologia a prezzi bassi, prodotti ancora impacchettati».
Buone le vendite anche in primavera «complice il cambio armadi si trovano occasioni su vintage e accessori». Bisogna stare in guardia anche quando ci sono uscite di nuovi prodotti.ù
«Un iPhone di prima generazione, con la scatola originale, è stato venduto su eBay a 20mila euro». Oltre a questi siti, all' usato crede anche Facebook. Innumerevoli i mercatini creati dagli utenti, che non solo vendono, ma regalano e barattano.
E in più Mark Zuckerberg si è inventato anche il Marketplace: è una funzione dell'applicazione per gli smartphone creata per la compravendita di oggetti tra utenti, che vengono proposti in base ai desideri calcolati da un algoritmo e alla distanza geografica degli utenti: una sorta di mercatino rionale digitale.
Che siano siti noti oppure no, quando trovate un prodotto che vi interessa Massimiliano Dona, presidente dell' Unione Nazionale Consumatori, consiglia cautela per non incappare in fregature sugli acquisti dell' usato online: «Cercate di avere non solo l' email o il cellulare del venditore: in caso di privati, meglio avere anche un telefono fisso e un indirizzo fisico, da poter verificare sulla guida del telefono.
Un classico dei truffatori è una casella postale o un indirizzo fittizio presso un ignaro anziano. Verificate, quindi, a chi corrispondono. Chiedete di dichiarare gli eventuali vizi o difetti del prodotto. Verificate quanti anni fa era stato acquistato ed informatevi del suo stato di conservazione.
Confrontate le offerte di quello che vi interessa attraverso più siti e non credete ai miracoli: ogni cosa ha un valore, nessuno regala nulla. Fatevi mandare una foto e non rilasciate mai i vostri dati personali. Quando vi portano il pacco, aspettate a firmare per ricevuta. Aprite prima il pacco, potrebbe essere vuoto. Meglio se lo fate in presenza di testimoni».