LA BANDA DELL'AUTOSTRADA - UNA COPPIA IN VIAGGIO SULLA ROMA-L'AQUILA E' STATA RAPINATA DA TRE PERSONE CHE SI SONO FINTE POLIZIOTTI - "ABBIAMO ACCOSTATO CREDENDO CHE SI TRATTASSE DI UNA PATTUGLIA DI POLIZIA IN BORGHESE. MA DOPO I TRE CI HANNO PUNTATO UN FUCILE OBBLIGANDOCI A DARGLI GLI OGGETTI PREZIOSI. MIO MARITO HA PROVATO A REAGIRE MA UN MALVIVENTE L'HA COLPITO" - I CONIUGI SONO RIUSCITI A MEMORIZZARE LA TARGA DEL SUV SUL QUALE VIAGGIAVA LA BANDA, CHE È RISULTATA…

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Marco De Risi per “il Messaggero”

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Ostaggio di una banda armata di fucile. Una serata da incubo per una coppia che viaggiava in macchina su un tratto dell'A24, all'altezza dell'uscita per la Collatina. Marito e moglie, sulla cinquantina, sono rimasti ostaggio di tre individui che si sono spacciati come appartenenti alle forze dell'ordine e che erano a bordo di un Suv. I falsi poliziotti hanno intimato alla coppia di fermare l'auto sulla corsia d'emergenza.

 

Una manovra che i due hanno fatto pensando che si trattasse di un normale controllo. Invece, così facendo sono finiti nelle mani dei banditi armati fucile che li hanno obbligati a dare loro gli orologi preziosi che portavano al polso ed anche di altri oggetti d'oro. Il marito ha provato a reagire, ma è stato zittito con un colpo del calcio del fucile in testa.

 

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LA RICOSTRUZIONE

 Il sequestro di persona sulla Roma L'Aquila è accaduto verso le 23 di sabato. I tre malviventi a bordo di un Suv Audi sono riusciti a fare perdere le tracce subito dopo il colpo. La coppia, ferita e terrorizzata, ha potuto chiamare la polizia, questa volta quella vera, che ha avviato l'indagine. Ad intervenire per primi in soccorso degli ostaggi è stata una pattuglia della polizia stradale.

 

I coniugi sono riusciti a memorizzare la targa del Suv che è risultata una targa appartenente ad un altro mezzo. Sono subito partite le ricerche dei banditi che sono fuggiti in direzione fuori Roma e che sono riusciti a fare perdere le tracce.

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LA TESTIMONIANZA

«Stavamo viaggiando sulla nostra auto - ha spiegato la signora presa in ostaggio alla polizia - quando abbiamo visto un'auto che ci faceva i fari da dietro e poi ci ha affiancati. Uno all'interno ci ha mostrato un tesserino ed ha detto che era della polizia e che ci dovevamo bloccare. Noi così abbiamo fatto credendo che si trattasse di una pattuglia di polizia in borghese. Ma dopo i tre ci hanno puntato un fucile obbligandoci a dargli gli oggetti preziosi. Mio marito ha provato a reagire ma un malvivente l'ha colpito con il calcio del fucile. Una situazione assurda, siamo stati terrorizzati».

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LE INDAGINI

Le indagini prendono spunto da una batteria di rapinatori che può anche abitare fuori Roma. I banditi potrebbero avere visto o in un'area di servizio o in qualche posto della città, la coppia con gli orologi preziosi al polso. Da qui la decisione di pedinarli per poi rapinarli. Si parla di una banda organizzata e pericolosa che gira su un'auto di grossa cilindrata e munita di un fucile.

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Gli investigatori controlleranno le varie telecamere nelle aree di servizio con la speranza di potere inquadrare l'auto e così anche i suoi occupanti. Anche al casello autostradale potrebbe esserci una telecamera che ha fotografato i banditi. Intanto, questa è l'ennessima rapina a Roma messa a segno da professionisti del crimine. C'è una banda di sei, sette persone armate di pistola che assalta pasticcerie e bar notturni.

 

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