BARELLI, COLPITO E AFFONDATO – IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE NUOTO E CAPOGRUPPO ALLA CAMERA DI FORZA ITALIA, PAOLO BARELLI, GRANDE NEMICO DI MALAGÒ, CONDANNATO A PAGARE MEZZO MILIONE PER LA VICENDA DEI DOPPI RIMBORSI PER LA PISCINA DEL FORO ITALICO - DOPO L’ASSOLUZIONE IN PRIMO GRADO, LA FIN DI BARELLI SOSTENNE CHE LA DENUNCIA ERA STATA UNA "SPREGIUDICATA AZIONE DEL CONI DI GIOVANNI MALAGÒ"

-

Condividi questo articolo


Clemente Pistilli per “la Repubblica - ed. Roma”

 

paolo barelli foto mezzelani gmt065 paolo barelli foto mezzelani gmt065

Accusato di essersi fatto rimborsare due volte i lavori per la piscina del Foro Italico, il presidente della Federazione italiana nuoto, Paolo Barelli, è stato condannato a risarcire mezzo milione di euro. Il numero uno della Fin, ex nuotatore, presidente anche della Lega europea del nuoto e capogruppo alla Camera di Forza Italia, dopo aver ottenuto un'archiviazione delle indagini sul fronte penale, due anni fa era stato assolto dalla Corte dei Conti.

 

La Procura contabile ha però fatto ricorso e in appello è arrivata la condanna. A fronte di una richiesta di risarcimento per oltre 800mila euro, il deputato romano ha ottenuto lo sconto, essendo stata ritenuta responsabile dell'accaduto anche la società danneggiata, la Coni servizi spa, azienda del Mef, ma mezzo milione di euro dovrà pagarlo e dovrà tirarlo fuori di tasca propria.

paolo barelli foto mezzelani gmt063 paolo barelli foto mezzelani gmt063

 

Gli inquirenti hanno evidenziato che, il 9 marzo 2009, la Coni Servizi aveva ceduto in uso e gestione lo stadio del nuoto e le piscine del complesso Foro Italico e la piscina dello stadio Flaminio alla Federazione italiana nuoto. La convenzione prevedeva che la Fin avrebbe sostenuto i costi della gestione ordinaria, mentre quelli della gestione straordinaria sarebbero stati a carico della spa del Mef.

 

Il 9 aprile 2014 si arrivò a una transazione tra le parti per i lavori eseguiti negli impianti, prevedendo che il Coni erogasse alla Fin circa 1,1 milioni di euro per i costi sostenuti e per i quali aveva presentato le fatture pagate. Scattata un'ispezione, Coni Servizi riscontrò però delle anomalie e avanzò l'ipotesi che i costi inseriti dalla Federazione nella transazione fossero relativi a lavori già sovvenzionati da contributi del Ministero dell'economia e finanze tra il 2005 e il 2008.

paolo barelli foto mezzelani gmt064 paolo barelli foto mezzelani gmt064

 

Doppi contributi dunque per circa 826mila euro. I dubbi vennero confermati dal Mef e il Coni presentò una denuncia. Finita con un'archiviazione l'inchiesta della Procura di Roma e ottenuta Barelli l'assoluzione in primo grado dalla Corte dei Conti, la Fin sostenne che la denuncia era stata una " spregiudicata azione del Coni di Giovanni Malagò" e che lo stesso presidente del Coni aveva più volte tentato di commissariare una federazione che nel frattempo vinceva medaglie olimpiche, mondiali ed europee, formando atleti e alimentando un movimento che " porta lustro all'intero Paese malgrado le vessazioni e onte subite".

 

malagò barelli malagò barelli

In appello però è ora arrivata la condanna. Per i giudici della Corte dei Conti, Barelli è l'unico " reale dominus" dei diversi passaggi che hanno portato " al doppio pagamento delle stesse fatture". Critiche però anche a Coni Servizi per una transazione "connotata da ampi margini di sommarietà" e un finanziamento concesso con " superficialità".

barelli barelli spadafora barelli giorgetti 1 spadafora barelli giorgetti 1 PAOLO BARELLI PAOLO BARELLI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...