Davide Lessi per “la Stampa”
Mentre arriva la notizia di altri due arresti per la strage di Manchester non si ferma la caccia alle «figure chiave» della cellula terroristica dietro l' attacco che ha ucciso 22 persone all' Arena. A ribadire l' esistenza di una rete è il ministro degli Interni britannico, Amber Rudd, in un' intervista alla Bbc. Negli stessi minuti va in scena l' ennesimo raid di polizia e forze speciali nel quartiere di Moss Side.
I vicini raccontano di aver sentito esplodere «una granata». Ma molto probabilmente è stata un' esplosione controllata per accedere a un appartamento, non lontano dal negozio dove lavorava il cugino del kamikaze, già in custodia da mercoledì scorso. E ieri, altri tasselli si sono aggiunti al puzzle: Hasham Abedi, il fratello minore dell' attentatore Salman Abedi, faceva parte di una cellula jihadista che progettava di uccidere l' inviato dell' Onu in Libia, il tedesco Martin Kobler.
Hasham, già arrestato a Tripoli, viene definito «figura significativa» all' interno del gruppo che preparava l' attacco. I terroristi nella capitale libica stavano ultimando un ordigno esplosivo col quale colpire il convoglio di Kobler all' inizio dell' anno, ma le forze di sicurezza avevano fatto saltare il piano e sventato l' attentato. La polizia britannica, intanto, crede di aver trovato l' appartamento in cui è stata fabbricata la bomba di Manchester. L' edificio perquisito dall' anti-terrorismo si trova a Somerton Court.
Abedi aveva pagato 700 sterline per affittarlo e ci era rimasto sino a qualche settimana fa. Il proprietario aveva notato che gli allarmi antincendio erano stati disattivati in modo da evitare che scattassero durante la costruzione dell' ordigno. Abedi aveva preso in affitto anche un altro appartamento, nel centro di Manchester, che fungeva invece da base operativa.
La polizia ha anche diffuso un video con due immagini del kamikaze ripreso prima di farsi esplodere poco dopo il concerto di Ariana Grande, chiedendo ai cittadini di fornire informazioni utili. Intanto, Manchester prova a tornare alla normalità: migliaia sono le persone che ieri hanno partecipato alla Grande Maratona, ricordando le vittime innocenti della strage .