BEVI E GODI CON CRISTIANA LAURO - IL VINO PUÒ ESSERE "CROCCANTE" E "BELLO TESO"? È MEGLIO PARLARE SEMPLICE! - QUANDO SI PARLA DI VINO OCCORRE ESPRIMERSI IN MODO CHIARO, AL FINE DI INCURIOSIRE, ATTRARRE, AVVICINARE LE PERSONE - LE METAFORE PIÙ INCOMPRENSIBILI QUANDO SI PARLA DELLA BEVANDA: “VERTICALE”, “DRITTO”, “MINERALE”, “SAPIDO” (O SALINO), “HA UNA BELLA ACIDITÀ..."

-

Condividi questo articolo


Estratto dell'articolo di Cristiana Lauro per www.ilsole24ore.it

 

cristiana lauro cristiana lauro

Verbosità inutili, metafore incomprensibili e complicazioni “terminologiche” nel mondo del vino sono problemi di cui parlare e occuparsi, dato che le parole - anche nel nostro settore - sono molto importanti. [...]

 

E così sull’onda del trend si determina il gusto e si scopiazzano molti stili. Valentini, Gravner e Lino Maga vantano numerosi tentativi di imitazione, per citare un noto claim di la Settimana Enigmistica. In pratica attraverso terminologie poco comprensibili ma dilaganti si orienta il gusto del consumatore, le scelte e quindi anche lo stile produttivo.

 

Quando si parla di vino (e non solo, aggiungo io a costo di apparire scontata) occorre esprimersi in modo chiaro, al fine di incuriosire, attrarre, avvicinare le persone. Lo dico pensando soprattutto alle nuove generazioni.

 

CRISTIANA LAURO. CRISTIANA LAURO.

A questo proposito, tra le espressioni più in voga e dilaganti che vorrebbero spiegare l’esperienza sensoriale in un calice di vino troviamo: “bello teso”, “verticale”, “dritto”, “minerale”, “sapido” (o salino), “ha una bella acidità (la quale presa da sola fuori da un rapporto di equilibrio con alcol e frutto, tanto bella non è), “vino croccante” e via dicendo fino a cogliere metafore sfrenate, vere e proprie stravaganze. [...]

 

La comunicazione del vino dovrebbe essere molto più semplice. L’utilizzo di espressioni di moda sul filo della figura retorica rischia infatti di produrre due pessimi risultati.

 

Da una parte allontana, perché è evidentemente una divulgazione troppo tecnica per essere popolare; dall’altra induce un vocabolario diffuso soltanto tra una schiera di giovani sommelier e addetti ai lavori. Linguaggio utilizzato quasi come forma di slang per farsi capire da un circolo ristretto e viene ripetuto in maniera tantrica; una sorta di mantra, diciamo. [...]

vino rosso vino rosso

cristiana lauro 1 cristiana lauro 1 cristiana lauro cristiana lauro

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?