BRUTTE NOTIZIE PER I COCATI DELLA CAPITALE - UNA PARTITA DI COCAINA IN ARRIVO DALLA SPAGNA ERA A UN PASSO PER ESSERE DISTRIBUITA NELLE PIAZZE DELLA CAPITALE, MA L'AFFARE DA 15 MILIONI DI EURO È SALTATO: I POLIZIOTTI HANNO INTERCETTATO UNA CITROEN MEZZA SCASSATA, CON IL PORTABAGAGLI CHE QUASI TOCCAVA TERRA PER IL PESO, GUIDATA DA UN 65ENNE. DENTRO C’ERANO 117 CHILI DI DROGA SUDDIVISA IN PANETTI DA UN CHILO, MENTRE ULTERIORI 50 PANETTI DELLA STESSA TIPOLOGIA SONO STATI TROVATI ALL'INTERNO DEL...

-

Condividi questo articolo


Emiliano Bernardini e Alessia Marani per “Il Messaggero

 

cocaina cocaina

La partita di cocaina in arrivo dalla Spagna era a un passo per essere distribuita nelle piazze di spaccio della Capitale. Il luogo per lo stoccaggio, un ristorante dismesso e prossimo a essere riaperto lungo la Cassia bis, era pronto per riceverla.

 

Ma l'affare da 15 milioni di euro messo in piedi dalla droga connection capitolina con addentellati nel Viterbese e ai Castelli, non è andato in porto, sventato dall'intervento degli investigatori del VI distretto Casilino.

 

Sono le cinque del pomeriggio di martedì 10 maggio. I poliziotti intercettano la Citroen mezza scassata, con il portabagagli che quasi toccava terra per il peso, guidata da un 65enne su via di Settevene Palo.

 

cocaina cocaina

LA STAFFETTA

L'utilitaria ha un andamento incerto, soprattutto imbocca una dopo l'altra strade secondarie quasi a volere seminare chiunque tenti di rimanere sulla sua scia. Ma gli agenti non mollano la presa, finché il 65enne non arriva davanti alla Trattoria del camionista, nel territorio di Nepi, al momento chiusa per ristrutturazione dopo un sequestro per abusi edilizi. La scena che si presenta agli occhi dei poliziotti in borghese sembra tratta da un film sui narcos: dall'edificio esce un operaio romeno di 45 anni che comincia ad aiutare l'anziano a scaricare il prezioso carico. Scatta il blitz dei poliziotti.

 

cocaina nascosta 1 cocaina nascosta 1

All'interno dell'autovettura spuntano fuori 117 chili di cocaina suddivisa in panetti da 1 chilo, mentre ulteriori 50 panetti della stessa tipologia vengono rinvenuti all'interno del ristorante.

 

Il sospetto degli inquirenti è che la droga - che pura ha un valore di 5 milioni di euro ma che una volta venduta al dettaglio avrebbe permesso di triplicare i proventi - fosse destinata a inondare alcune delle principali piazze di spaccio capitoline, fino ai Castelli. In particolare quella dei locali di Ponte Milvio, ma anche di San Basilio, Tor Bella Monaca, Primavalle e Torre Spaccata.

 

Zone dove i fuochi d'artificio per annunciare l'arrivo dello stupefacente, almeno questa volta, sono rimasti inesplosi. Ma chi aveva finanziato il carico? Di certo, dalle prime verifiche degli investigatori della dottoressa Isea Ambroselli, poteva averlo fatto il 65enne, o comunque non da solo. Più facile che al finanziamento abbiano partecipato più esponenti criminali attraverso la mediazione di broker in affari coi cartelli d'Oltreoceano e agganci in terra iberica.

 

cocaina cocaina

La staffetta partita dall'area di Bracciano e diretta nel Viterbese sarebbe stata solo l'ultima di più trasbordi lungo lo Stivale. Nell'ultimo decennio la zona del Viterbese, soprattutto l'area tra Monterosi, Nepi e Civita Castellana, ma con tentacoli fino al litorale Nord, avrebbe concentrato gli interessi dei Casalesi, spesso in combutta con i Casamonica. Sia il 65enne che il 45enne sono stati arrestati. A Nepi è il secondo maxi-carico di droga intercettato: altri 170 chili di coca stipati in un casolare erano stati rinvenuti a dicembre. L'indagine è solo all'inizio.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...