Jacopo Iacoboni per www.lastampa.it
Sergei Magnitsky era un avvocato che lavorava per Bill Browder – allora finanziere britannico in Russia e fondatore del fondo Hermitage Capital – quando fu arrestato dallo stato russo.
Tredici anni fa fu fatto morire in una prigione russa per aver smascherato un piano di corruzione nel quale erano implicati funzionari del governo russo, e che ammontava (almeno) a 230 milioni di dollari.
La truffa Magnitsky diede luogo una lunghissima, rocambolesca campagna per i diritti umani, che ha portato in diversi stati (a partire dagli Usa) all’approvazione del “Magnitsky Act”, ossia una serie di norme che puniscono i funzionari statuali (non solo russi) che violano i diritti umani, in Italia con grande impegno della Fidu e di alcuni parlamentari dei radicali.
Ora, dopo anni in cui il Cremlino ha tentato di insabbiare la storia – spesso usando come arma le falle e le opacità di Interpol – Europol e la polizia spagnola hanno arrestato un uomo presumibilmente è la mente o comunque al centro dello schema della frode Magnitsky, e hanno bloccato 75 proprietà per un valore di 25 milioni di euro.
Gli investigatori sono convinti che il giro di riciclaggio abbia fatto transitare milioni di euro attraverso conti bancari in Europa prima di inviare i fondi in Spagna per l'acquisto di ville e grandi appartamenti in condomini di lusso.
La Spagna (tra Costa Brava e Marbella) è stata una delle aree preferite di investimento dei russi. L’individuo – che Eurojust non nomina – è stato arrestato nelle Isole Canarie. Fino a oggi sono state sequestrate 75 proprietà in tutta la Spagna per un valore complessivo di 25 milioni.
Gli investigatori spagnoli hanno sciopero come parte del denaro sporco – sostanzialmente rubato al fondo di Browder – sia finito sempre nelle stesse aree. È stato identificato un gruppo di persone, tutte di nazionalità russa, che non hanno praticamente legami con la Spagna, e una serie di società di comodo che non hanno attività economica reale, e aiutano a illuminare ancora una volta i meccanismi corruttivi offshore messi in uso dallo stato russo. «Il denaro sporco – dicono gli investigatori – veniva inviato ai conti bancari di questi cittadini russi presumibilmente residenti in Spagna per l'acquisto di proprietà, oppure inviato ad agenzie immobiliari spagnole con forti legami con la comunità russa che acquistavano immobili per conto di presunti clienti».
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Non si conoscono i nomi dell’arrestato e degli altri russi identificati. Per anni la Fondazione di Browder ha ricostruito chi – secondo gli attivisti – sono i responsabili principali della frode, a vario titolo, o chi ha coperto le percosse in carcere all’avvocato Magnitsky. I principali nomi emersi dalle inchieste (e dai libri) di Browder e dei suoi attivisti sono due.
Artem Kuznetsov, ufficiale dell'unità per i crimini fiscali della divisione di Mosca del Ministero degli Interni russo, avrebbe preso parte alle incursioni della polizia negli uffici di Hermitage Capital e del suo studio legale nel 2007. I sostenitori di Magnitsky hanno pubblicato informazioni che dimostrerebbero che Kuznetsov aveva comprato proprietà per milioni di dollari subito dopo la frode.
La Russia e gli Interni russi non hanno mai trovato prove sul loro funzionario. E Pavel Karpov, che aveva il grado di maggiore, era un investigatore senior della divisione di Mosca del Ministero degli Interni. Karpov viene citato insieme a Kuznetsov nelle testimonianze di Magnitsky che descrivevano il sistema della truffa, i sostenitori di Magnitsky affermano che all'epoca della presunta frode, i documenti chiave erano in suo possesso. E hanno successivamente pubblicato documenti che dimostrerebbero che anche Karpov aveva acquistato proprietà per un valore di oltre un milione di dollari nel periodo in cui è stata commessa la frode. Il sistema dei partecipanti alla frode, ha documentato Browder, avrebbe legami con un gruppo molto noto e temibile del crimine organizzato russo, il Klyuev Group.
Karpov ha sempre negato ogni accusa, ma la sua storia è interessante per capire i livelli di occultamento della verità protetti dal Cremlino. Fece causa a Browder. La perse. Nel 2017 l’Alta Corte del Regno Unito emise un mandato d'arresto verso di lui, per non aver rispettato la decisione del tribunale di pagare un risarcimento di 650mila sterline proprio alla Fondazione Hermitage Capital (dovuto per «lite pretestuosa») e per oltraggio alla corte.
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