Giampiero Maggio per www.lastampa.it
L’Italia è entrata nel cuore dell’ondata di caldo africano e da qui ai prossimi giorni le temperature sono previste in risalita, con punte che potranno superare anche i 40° centigradi in diverse zone del Paese. Il promontorio anticiclonico proveniente dal Nord Africa ha iniziato a “pompare” aria molto calda sull’Europa Centro Occidentale e il Mediterraneo in particolare.
Fortunatamente non toccheremo le temperature che in questi giorni si stanno registrando in Spagna (a Siviglia sono stati superati i 45°) e nemmeno raggiungeremo il record registrato lo scorso agosto nel Siracusano, quando si toccarono termiche sopra i 48° centigradi.
Insomma, sarà l’ennesima ondata di calore di questa estate sopra media termica e siccitosa. La percezione del caldo sarà elevata: in particolare nelle giornate di martedì 19 e mercoledì 20 luglio, quando sull’Italia ci sarà il picco dell’ondata africana.
«Piuttosto – spiega Daniele Cat Berro, meteorologo della Smi – dobbiamo guardare con preoccupazione alla durata della calura, perché sulle singole giornate non credo verranno battuti dei record, almeno al Nord-Ovest». La durata del caldo e in particolare della mancanza di precipitazioni avranno ancora una volta conseguenze drammatiche su ghiacciai, ecosistemi e benessere umano. «La siccità – spiega Cat Berro – sarà ulteriormente accentuata».
Quanto durerà il caldo
Per almeno una settimana avremo a che fare con il caldo feroce. Un cambio si intravede soltanto nella giornata di sabato 23, quando una perturbazione Atlantica potrebbe scalfire il muro anticiclonico e portare un po’ di pioggia. Ma attenzione. In una configurazione meteorologica come quella attuale, con figure bariche di blocco, è facile presupporre che queste condizioni meteorologiche dureranno a lungo.
Tranne piccole pause, appunto e che, in alcuni casi, possono essere anche devastanti. «L’energia in gioco è molta» spiegano gli esperti. «Questa ondata di caldo non deve essere considerata eccezionale perché è nei giusti parametri di questa stagione».
Quello che in questo momento «stiamo soffrendo è che le precipitazione che avrebbero dovuto esserci non ci sono state, il che aumenta il rischio di precipitazioni concentrate, di grande intensità: se la stessa quantità di pioggia dura una settimana o due ore, gli effetti sono profondamente diversi» dice il meteorologo Costante De Simone, già generale dell'Aeronautica militare e membro del consiglio esecutivo dell'Organizzazione meteorologica mondiale.
Le stagionali confermano: sarà caldo fino a ottobre
Dunque, la presenza di una situazione di blocco come quella attuale è destinata a durare. Soprattutto quando l’imponente massa d’aria dominante è un Anticiclone. Di scambi meridiani all’orizzonte non se ne vedono tranne, appunto, qualche temporale in arrivo la prossima settimana.
Gettando però uno sguardo più in là, la situazione resta difficile per chi si aspetta un ritorno di temperature in media e pioggia: «Confermato caldo sopra media fino a ottobre, pare» spiega Cat Berro.
Sul fronte delle precipitazioni qualcosa, invece, potrebbe cambiare ad agosto: con un ritorno delle piogge in linea con il periodo. «Nell'aggiornamento di luglio 2022 il Centro Europeo prevede per l'Italia temperature sempre sopra la media del periodo fino a +2°C soprattutto al Nord, fino a 1-1.5°C al Centro-Sud (escluse le due Isole Maggiori) e il tutto per il mese di Agosto, l'ultimo dell'estate meteorologica. Nei mesi successivi l'anomalia diminuisce, ma rimane pur sempre a circa +1°C su gran parte delle regioni, di meno soltanto su Isole Maggiori e settori tirrenici. Sotto il profilo delle precipitazioni non sono attese sostanziali variazioni con piogge in media con il periodo».
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