IL CALVARIO DI REGINA – LA STORIA DELLA 29ENNE DI ALBANO LAZIALE COSTRETTA A PROSTITUIRSI E A INGRASSARE FINO A CENTO CHILI DALLE VICINE DI CASA – LE AGUZZINE (MADRE E FIGLIA) SONO STATE CONDANNATE A 11 ANNI DI CARCERE - A RENDERE INDIFESA REGINA È STATA LA SCOMPARSA DELLA MADRE. LA VICINA SI OFFRE DI DARLE UNA MANO POICHÉ È IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE. MA LA FA PROSTITUIRE. UN RUOLO DECISIVO LO SVOLGE, PER L’ACCUSA, ANCHE…

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Giulio De Santis per roma.corriere.it

 

Per aver indotto la vicina di casa a prostituirsi e mangiare ogni tipo di cibo spazzatura fino a tramutarla nell’aspetto fisico, Roberta Poduti Riganelli e la madre Maria Anello sono state condannate a 11 anni di carcere. Insieme a loro è stato condannato a dieci anni di reclusione Alberto Falco, 29 anni, compagno di Poduti Raganelli, difeso dagli avvocati Fabio Federico e Domenico Marrara.

 

Le accuse: induzione alla prostituzione, lesioni e minacce. Il pm aveva chiesto nove anni di carcere. Vittima Regina, 29 anni, arrivata a pesare alla fine del calvario cento chili. Che ha vissuto la sua storia da incubo nel 2018 ad Albano Laziale.

 

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Adesso Regina, con l’aiuto dell’associazione «Differenza Donna», rappresentata dall’avvocato Maria Teresa Manente, sta curando le ferite lasciate da quella orribile esperienza. A renderla indifesa, in quel periodo, è la scomparsa della madre. Poduti Riganelli si offre di darle una mano poiché è in difficoltà economiche. Ma la fa prostituire. Un ruolo decisivo lo svolge, per l’accusa, anche Anello con l’aiuto di Falco.

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