Angela Nanni per "www.lastampa.it"
Il cranio rasato? Affascina e trasmette un’idea di intelligenza e onestà
Nell’immaginario collettivo, soprattutto italiano, l’associazione più immediata quando si pensa a un cranio lucido e rasato, è positiva e rimanda al personaggio televisivo del Commissario Montalbano.
Uno studio firmato dal professor Muscarella dell’Università di Barry a Miami in Florida e pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality Sciencesostiene che gli uomini calvi vengano percepiti come più onesti e intelligenti.
L’autore dello studio è arrivato a queste conclusioni dopo aver analizzato tre studi, condotti precedentemente sull’argomento. Tutti, seppur condotti in maniera differente, sono arrivati alla conclusione che gli uomini rasati sono visti come dominanti rispetto a quelli con capelli.
Calvizie: un problema molto sentito
La mancanza di capelli non è vissuta negativamente solo dall’universo femminile, ma anche da quello maschile. «I capelli hanno un ruolo importante per la persona perché sono un messaggio di salute, gioventù e bellezza.
i neonati senza capelli li percepiamo come innocui
Basti anche solo pensare ai personaggi ritratti nei dipinti famosi, per esempio Teste di un vecchio e un giovane di Leonardo da Vinci: la vecchiaia di un uomo è manifestata dalla calvizie e dai capelli bianchi.- Spiega Bianca Maria Piraccini Professore Associato in dermatologia dell’Università di Bologna che aggiunge:- I capelli e le loro acconciature forniscono dei veri e propri messaggi.
Un uomo con i capelli lunghi viene percepito come anticonformista. Il movimento punk contraddistinto, fra le altre cose, da capelli con la cresta e di vari colori, suggerisce la volontà di uscire dagli schemi.
I giovanissimi si pettinano per emulare il calciatore del cuore. Ecco perché un ragazzo giovane, magari col padre calvo, si dispera se inizia a vedere un’aumentata caduta dei capelli perché teme di diventare come il genitore, altro che assomigliare all’idolo calcistico!». Ecco quindi che lo studio condotto dal dottor Barry appare quasi consolatorio, una sensazione confermata dalla dermatologa.
«Questo lavoro di ricerca ribalta il significato della rasatura che da metodo di mascheramento della calvizie diventa scelta di stile. La calvizie grave non può più beneficiare dei trattamenti medici, e la parte del capo diradata può essere di nuovo coperta di capelli solo dopo un autotrapianto di capelli o l’uso di protesi di capelli.
L’articolo citato «sdogana» la rasatura completa del capo e la pone come altra soluzione utile e gradevole. Credo che sia molto consolante per i maschi affetti da alopecia androgenetica (calvizie) grave, che decidono di radersi tutto il capo per mascherare il diradamento».
Roberta Rossi, psicoterapeuta e sessuologa dell’Istituto di Sessuologia clinica di Roma e presidente della FISS (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica) commenta: «Gli studi scientifici a disposizione hanno evidenziato che autorevolezza, potenza, virilità sono gli aggettivi maggiormente associati a immagini di foto di persone con la testa calva. L’uomo calvo suscita apprezzamento, dunque, e quindi la calvizie è un tabù superato. Chissà che dal punto di vista sessuale la testa calva non diventi una nuova zona erogena?».
Qualche accorgimento per un capo rasato in buona salute
Che sia una scelta di stile o obbligata, per una testa rasata in buona salute occorrono alcune semplici accortezze come conclude la dermatologa: «La cute del cuoio capelluto è più spessa e resistente della cute della regione della barba, quindi la rasatura dei capelli non crea di solito problemi.
Alcune accortezze sono comunque consigliabili: evitare la rasatura quotidiana e con rasoio troppo a filo della pelle, perché può provocare piccole ferite che possono evolvere in cicatrici. È poi consigliabile lavare la testa dopo la rasatura proprio per tenere ben pulite queste eventuali microferite. Il cuoio capelluto completamente rasato, infine, deve essere lavato spesso, per eliminare il sebo ed evitare l’aspetto lucido e untuoso».
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