Estratto dell’articolo di Andrea Galli per www.corriere.it
La città degli striduli e noiosi duelli politici sull’(inesistente) allarme sicurezza si conferma un laboratorio per la criminalità organizzata. Nella fattispecie dei clan camorristici che con i D’Amico di Ponticelli, una zona nel quadrante orientale di Napoli, hanno elaborato nell’immediato periodo successivo all’emergenza Covid — e tuttora la proseguono — una strategia a Milano non rivoluzionaria, anzi perfino classica, e però codificata, efficace, eterna: ovvero ripianare i debiti di ristoranti e soprattutto di pizzerie senza mai entrare negli organigrammi societari, per non comparire in ogni approfondimento documentale, bensì lasciando i vecchi titolari oppure, al massimo, posizionando dei prestanome, incensurati, al di sopra di sospetti. Quantomeno a un primo livello esplorativo.
Ebbene, l’analisi effettuata dal Corriere con fonti qualificate in Campania e Roma conduce in misura pressoché unitaria a loro, ai D’Amico, i quali hanno una storia che è utile ora introdurre, nell’attesa che le indagini ufficiali esplorino quest’avamposto camorristico nella meneghina geografia da «mangificio», con la costante apertura di nuovi locali quasi che sia un comandamento divino quello di cenare fuori casa. […]
LA MALA GIOVENTÙ
Dapprima utilizzati come gruppo di fuoco per agguati e attentati, i D’Amico avevano avviato la conquista del quartiere napoletano nella fase successiva al terremoto deL 1980 […] bisogna registrare l’estesa operazione dei carabinieri, condotta tra il 2018 e il 2020, e i successivi processi che avevano sentenziato secoli di detenzione per donne e uomini […]
Le condanne hanno decapitato il vecchio organigramma del gruppo camorristico nel mentre avviando un ricambio generazionale, […] L’avvento di ventenni e trentenni si è portato dietro una modifica della strategia del clan, secondo uno storico canovaccio imprenditorial-mafioso: ragionare da manager, svecchiarsi da capo a piedi, non confinare le manovre alla zona di conforto del quartiere di dominio, uscire pure da Napoli, pur non rinunciando all’agevole riscossione locale — tangenti richieste sui prestiti, sui parcheggi, sui lavori di manutenzione —, e muoversi in direzione delle terre dei soldi. Milano.
Magari dopo un’adeguata preparazione con affiliati che hanno studiato all’università e dopo l’arruolamento di professionisti che maneggiano il denaro per mestiere: notai, commercialisti, dirigenti di filiali di banca. […]
DROGA CONNECTION
Quell’analisi che abbiamo effettuato permette di inquadrare sia il teorema del ripianamento dei debiti per ristoranti e pizzerie, sia al contempo la scelta di aprire locali ex novo (per lo più le solite pizzerie). C’è poi una nota discoteca che andrà, con larga probabilità, sotto l’attento esame degli investigatori in conseguenza di un recente cambio alla guida societaria che odorerebbe di camorra. Non è che nasca qui — pare addirittura ridicolo starlo a rimarcare ma è un atto di prudenza per chi non voglia apposta capire — una caccia a prescindere agli investimenti extra cittadini nella ristorazione.
[…] risulta evidente, se non altro per la regola investigativa dell’esasperata coltivazione dell’arte del dubbio, avviare delle riflessioni. Vedremo.
Dopodiché l’assenza di trasparenti operazioni finanziarie — i camorristi non lasciano traccia bonificando le somme ai ristoratori — complica, va da sé, gli accertamenti bancari; e il possesso, non all’apparenza ma comunque fattuale dei locali aumenta le possibilità di luoghi per il riciclaggio di denaro sporco che, seguendo la genesi e la crescita criminale dei D’Amico verte con significativo peso sul traffico di droga. […]