NEL CASO DI LADY SOUMAHORO MANCAVANO SOLO I CASAMONICA – NEL GARAGE DI UN CENTRO PER MIGRANTI GESTITO DALLA COOP “KARIBU” DI LILIANE MUREKATETE, ERANO CUSTODITI MOBILI CHE APPARTENEVANO AL CLAN CRIMINALE ROM – MA DELLA DENUNCIA, PRESENTATA  QUATTRO ANNI FA DALLA SENATRICE ELENA FATTORI ALL'ALLORA SOTTOSEGRETARIO AGLI INTERNI, LUIGI GAETTI, NON C’È TRACCIA...

Condividi questo articolo


Estratto di Clemente Pistilli per https://roma.repubblica.it

 

Liliane Murekatete con la madre, Marie Therese Mukamitsindo Liliane Murekatete con la madre, Marie Therese Mukamitsindo

All'interno del garage di un centro per migranti gestito dalla coop della moglie e della suocera del deputato Aboubakar Soumahoro erano custoditi mobili dei Casamonica. L'inquietante sospetto venne riferito quasi quattro anni fa dall'allora senatrice Elena Fattori, passata dal Movimento 5 Stelle a Sinistra Italiana, all'allora sottosegretario agli interni Luigi Gaetti. E a distanza di così tanto tempo sembra sia rimasto tale.

 

A quanto pare infatti la relazione della parlamentare, che l'11 marzo 2019 visitò il Cas "Rehema", non sarebbe mai finita sul tavolo di un investigatore e men che meno su quello di un magistrato. Esploso il caso delle coop di Maria Therese Mukamitsindo e dei suoi familiari, tra cui la figlia Liliane Murekatete, la senatrice ha sostenuto che in quel centro gestito dalla Karibu non avrebbe ospitato neppure i suoi cani e che della vicenda aveva parlato anche con Nicola Fratoianni.

 

LILIANE MUREKATETE LILIANE MUREKATETE

Al mistero dei presunti mobili dei Casamonica nessuno però ha fatto cenno. Chi riferì quel particolare alla Fattori mentì? Qualcuno millantò che il mobilio appartenesse al clan rom? Interrogativi al momento senza risposta.

 

"Mi ricordo della relazione", assicura Gaetti. Ma l'ex sottosegretario non informò di quel documento gli investigatori e a quanto pare il dossier rimase al Viminale, durante il Governo gialloverde, senza che venissero fatte particolari verifiche. […]

 

A chiedere un'ispezione all'allora senatrice sarebbe stata una dipendente del Cas di Aprilia, grande centro al confine tra le province di Latina e Roma. […]

 

"Quando all'improvviso si alzò il pavimento e ci fu bisogno dell'intervento dei vigili del fuoco - scrisse la Fattori nel rapporto - la suddetta dipendente conobbe gli affittuari della struttura. In questa circostanza è venuta a conoscenza della presenza di alcuni mobili stipati nel garage, perché messa in allerta dallo stesso avvocato.

 

villa casamonica 7 villa casamonica 7

Alla domanda se conoscesse di chi fossero le fu detto che erano della famiglia Casamonica. La responsabile, che in quel momento era in ufficio con loro, disse che ne era a conoscenza". La senatrice aggiunse poi che nei giorni seguenti, stando al racconto della dipendente del Cas, nel garage, insieme all'avvocato, si recarono la moglie di Soumahoro e la segretaria, "per controllare se il mobilio fosse tenuto in sicurezza", riconfermando "che bisognava stare attenti perché quei mobili appartenevano a una famiglia importante". […]

 

liliana murekatete liliana murekatete

Nessuno però avrebbe indagato e quello dei Casamonica appare destinato a restare un giallo.

casamonica gramigna casamonica gramigna villa casamonica villa casamonica casamonica casamonica villa casamonica 8 villa casamonica 8 villa casamonica 7 villa casamonica 7 villa casamonica 6 villa casamonica 6 villa casamonica villa casamonica liliana murekatete 2 liliana murekatete 2 liliana murekatete liliana murekatete liliana murekatete liliana murekatete liliana murekatete liliana murekatete liliana murekatete 3 liliana murekatete 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

FLASH – COME HANNO PRESO AL PENTAGONO LA NOMINA DI QUELLO SVALVOLATO DI PETE HEGSETH COME SEGRETARIO DELLA DIFESA? MALISSIMO! PRIMA DI TUTTO PER UNA QUESTIONE GERARCHICA: COME FA UN EX CAPITANO A COMANDARE SUI GENERALONI? CERTO, NON SAREBBE IL PRIMO: IN PASSATO ALTRI CAPOCCIONI NELLO STESSO RUOLO NON AVEVANO ALTI GRADI MILITARI (ANCHE RUMSFELD ERA "SOLO" UN CAPITANO MENTRE LLOYD AUSTIN, L’ATTUALE SEGRETARIO, È UN GENERALE A QUATTRO STELLE) - SU HEGSETH PESANO SOPRATTUTTO L’INCOMPETENZA E LA "PROMESSA" DI PURGARE I VERTICI MILITARI NON FEDELI A TRUMP...

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?