1 – CASSINO, CITTADINANZA ONORARIA ALLA MADONNA. È LITE TRA VESCOVO E ABATE DEL MONASTERO (articolo dell’11 agosto 2020)
Fabrizio Caccia per www.corriere.it
Ci vorrebbe un miracolo per riportare la pace a Cassino. Obiettivo non facile per il momento, ma visti gli attori in campo tutto può ancora succedere: l’appuntamento cruciale è venerdì 14 agosto alle ore 11 davanti alla Cattedrale, per l’incoronazione della Madonna dell’Assunta.
gerardo antonazzo vescovo di cassino
«Pietà benedettina e pietà mariana»
«La nostra città respira da sempre con due grandi polmoni che sono la tradizione benedettina e la pietà mariana - dice il vescovo Gerardo Antonazzo - perciò sarebbe bello se quel giorno in piazza ci fossero tutti...».
Invece l’abate di Montecassino, Donato Ogliari, non ci sarà. Agli inviti ripetuti del vescovo lui ha risposto che la mattina del 14 è già impegnato altrove e farà ritorno alla base solo nel tardo pomeriggio. Uno sgarbo? Uno strappo? «Di sicuro, ci son rimasto male», confessa monsignor Antonazzo.
Ma è solo l’ultima conferma dei rapporti sempre più complicati tra i monaci dell’abbazia devoti al patrono San Benedetto e i parroci della diocesi, dopo che questi due mesi fa si misero a raccogliere le firme tra i fedeli per chiedere al sindaco, Enzo Salera del Pd, di elevare Cassino a «Civitas Mariae», insomma di riconoscere la cittadinanza onoraria alla Madonna per ringraziarla di aver protetto la città dal Covid, come aveva già fatto secondo la tradizione nel 1837, liberando Cassino dalla peste.
Le due «tifoserie» religiose
A quel punto, la città si è spaccata. Specie sui social è cominciata la guerra tra le opposte fazioni, i tifosi di Maria e quelli invece del santo patrono Benedetto, alleati dei monaci. Così, alla fine, il sindaco Salera, che pur in un primo momento aveva accolto l’istanza dei parroci con una delibera di giunta, ha poi revocato il provvedimento per non compromettere la «coesione sociale». Ma il vescovo Antonazzo proprio non ci sta: «La coesione sociale il sindaco la vedrà il 14 agosto in piazza, quel giorno si accorgerà da solo di quanto Cassino vuol bene alla Madonna».
donato ogliari abate di montecassino
2 – CASSINO, LA FEDE PER LA MADONNA DELL'ASSUNTA BATTE I SOCIAL E LA CRITICHE
Angela Nicoletti per www.frosinonetoday.it
l messaggio di Papa Francesco che ha ringraziato i cassinati per la 'fede e la devozione desidera unirsi spiritualmente a tale momento di fede e di gioia ed esprime il suo apprezzamento per l'eloquente gesto di affidamento di tutta la cittadinanza alla celesta Patrona, quale ulteriore segno di affetto e riconoscenza" ha commosso quanti ieri mattina in piazza Corte hanno presenziato all'Incoronazione della Madonna dell'Assunta da parte del vescovo Gerardo Antonazzo. Un rito oramai decennale in devozione della Madre di tutti i Santi che ha salvato Cassino da peste e colera.
montecassino celebrazione madonna assunta
Una cerimonia che si è tenuta nel pieno rispetto delle regole anticovid e che ha visto la partecipazione di tantissimi fedeli nonostante le aspre polemiche dei giorni scorsi innescate da uno sparuto gruppo di persone attraverso i social. Nel corso della sua omelia il vescovo della diocesi Cassino-Sora-Aquino-Pontecorvo ha fatto più volte riferimento all'importanza della devozione verso la Madonna dell'Assunta e del concetto di fratellanza ed uguaglianza.
donato ogliari abate di montecassino
Un amore sconfinato che sarà rafforzato ulteriormente nella serata di sabato 15 agosto, a partire dalle ore 19, quando lo stesso vescovo farà dono alla Madonna di un cuore in oro come simbolo di devozione e rispetto. Nessun accenno quindi alla vicenda della 'Civitas Mariae' che tanto ha fatto discutere e che ha portato la città di Cassino agli onori della cronaca nazionale.
gerardo antonazzo vescovo di cassino
A presenziare alla cerimonia di Incoronazione c'era anche il sindaco Enzo Salera con l'intera giunta al completo. Un segnale di apertura dopo l'annullamento della delibera che dava il parere favorevole all'elevazione di Cassino a 'città di Maria'. Un caso analogo è accaduto qualche anno fa quando, il sindaco di Atina, senza dare ascolto a polemiche e critiche e senza una delibera di Giunta, consegnò la chiavi della città alla Madonna di Canneto.
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