“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
Sull’Huff Post, il vicedirettore Alessandro De Angelis esulta: «La fiducia espressa da un cittadino che si fa iniettare un vaccino in vena, assieme agli altri, e che poi mostra un certificato per lavorare, andare in giro, svagarsi è un messaggio potente».
Ancora più potente è il messaggio di un vaccino iniettato in vena anziché per via intramuscolare. Il collega non si sarà fatto troppe pere?
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Finalmente disvelata dal Fatto Quotidiano, con un articolo di Wanda Marra, la strategia di Mario Draghi: «Ancora una volta, l’intenzione del premier è quella di procedere per la propria strada, senza farsi tirare dalla propria parte da nessuna delle forze che lo compongono».
alessandro de angelis foto di bacco (2)
Cioè Draghi sarebbe composto da forze? Novità inquietante. E se il premier non vuole farsi tirare dalla propria parte, da che parte avrà deciso di stare?
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Domani pubblica la prima intervista, a memoria d’uomo, realizzata a seguito di una raccomandazione. Annalia Venezia dialoga con Arrigo Cipriani, titolare dell’Harry’s bar, e chiude il pezzo con queste parole: «Arrigo non ama parlare con la stampa e per questa intervista ringrazio la famiglia Cipriani, in particolare le nipoti Anna, Sofia e Giulia Pittini, care amiche, figlie di Carmela Cipriani».
Non ama parlare con la stampa, il buon Arrigo, a tal punto che, a partire dallo scorso 17 gennaio, quando fu intervistato da Stefano Lorenzetto sull’Arena in vista del suo 90° compleanno, nel corso del 2021 si è fatto intervistare anche da Repubblica, Gazzettino, Corriere del Veneto, Giornale dell’Arte, La7 (L’aria che tira), Antenna 3, Televenezia, San Marino Rtv (Closeup), Fiera delle Parole. E da Domani, naturalmente, sempre fedele, nella tempistica, alla propria testata.
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Osserva Massimo Franco nell’editoriale di prima pagina sul Corriere della Sera: «Di fatto, dopo il voto di ieri si apre, non si chiude una nuova fase». Vediamo complesso chiudere una nuova fase. E in ogni caso se una fase si apre, si chiuderà la precedente. Più chiaro il titolista nel seguito a pagina 34: «Con il voto nelle città s’è aperta una fase diversa».
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Vaccino in vena sull'Huffington
Strillando in prima pagina un articolo del sempre informato vaticanista Fabio Marchese Ragona con una foto di Giovanni Paolo I, che sarà beatificato l’anno prossimo, nella didascalia i suoi colleghi del Giornale riescono a infilare due errori macroscopici in otto parole: «Era l’unico Pontefice del ’900 non canonizzato».
papa francesco fabio marchese ragona
Pur tralasciando Leone XIII, morto nel 1903, non sono infatti stati canonizzati Benedetto XV, Pio XI e Pio XII (che è solo venerabile), i quali complessivamente sono stati papi per quasi 44 anni.
E papa Luciani sarà proclamato beato, come correttamente indicato nel titolo, e non canonizzato (cioè proclamato santo). Inoltre, poiché i secoli non vengono canonizzati, conveniva, pur sbagliando, scrivere: «Era l’unico Pontefice non canonizzato del ’900».
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Esaminando sul Foglio la situazione politica tedesca, Flaminia Bussotti presenta Olaf Scholz pronto a «diventare il quarto cancelliere Spd (su cinque Cdu) della Bundesrepublik». Che significa? Che su cinque cancellieri della Cdu che la Germania ha avuto nel secondo dopoguerra, quattro sono passati all’Spd? Sarebbe un prodigio di trasformismo da far impallidire quello italiano.
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Il settimanale 7 tesse le lodi di «un volto del Tg1, serio e pacato», con questo titolo esoterico: «Alberto Matano e la conduzione in solitaria come un guanto». Bei tempi quando i guanti, anziché in solitaria, s’indossavano in coppia.
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Titolo dal sito di Avvenire: «La via del popolo cristiano in quest’oggi. Per esser parte di chi si alza». Invidia del pene?
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Il Corriere della Sera intervista Manlio Messina, assessore regionale e coordinatore di Fratelli d’Italia in Sicilia, che ha denunciato ai carabinieri di aver rifiutato una tangente di 50.000 euro per un concerto con musiche di Ennio Morricone. «Poche solidarietà?», gli chiede Felice Cavallaro.
Risposta: «Mi ha fatto piacere un messaggio di Davide Faraone per Italia dei valori». Messina ignora che Faraone è capogruppo in Senato di un’altra Italia: l’Italia viva di Matteo Renzi.
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«Figlio di un iscritto al Movimento sociale, non era alle radici familiari di Emiliano che pensava D’Alema». L’autore dell’articolo di Domani, Giunio Panarelli, si riferisce al padre di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
Ma, scrivendo in questo modo, sembra che sia D’Alema (soggetto della frase) a essere figlio di un missino. Invece Giuseppe D’Alema, padre dell’ex premier ed ex segretario del Pd, fu partigiano e deputato del Pci.
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La Gazzetta di Mantova spiega che Maurizio Landini «ha annunciato una manifestazione a Roma con Cisl e Uil per sabato in risposta a questa ferita democratica che c’è stata». E la ferita antidemocratica come sarà?