Antonio Amorosi per http://www.affaritaliani.it
L'azienda dei trasporti dell'Emilia Romagna, Tper, ha "investito" 4,3 milioni di euro per mettere a disposizione di Fico, la creatura privata di Oscar Farinetti e Coop Adriatica, 9 autobus pubblici.
In più questi mezzi circolano per Bologna sempre semivuoti. Vengono infatti utilizzati da sole 6 persone a corsa. “Uno spreco di proporzioni cosmiche”, ha commentato ad Affaritaliani Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle che con un accesso agli atti ha chiesto le cifre ufficiali a Tper (partecipata al 46% dalla Regione e al 30% dal Comune di Bologna).
I BUS MESSI A DISPOSIZIONE DI FARINETTI E FICO
Le persone salite a bordo degli autobus dal 15 novembre al 31 dicembre 2017, (i primi 47 giorni di apertura del parco commerciale, periodo di massimo afflusso) sono 20.536 per 3.262 corse. Sono 60 le corse al giorno, da e per Fico, dal lunedì al venerdì, 86 nei weekend e festivi. Corse che collegano il parco commerciale di Eataly con la stazione di Bologna. Un servizio dedicato, al costo di 5 euro (7 euro andata/ritorno).
L’investimento complessivo da 4,3 milioni di euro è stato reso possibile dalla Regione Emilia-Romagna attraverso un co-finanziamento del 70% in attuazione del progetto “Mi Muovo Elettrico-Free Carbon City” con risorse provenienti dal Piano operativo regionale (Por Fesr 2007-2013) - e da Tper, che ha contribuito con risorse proprie al restante 30% della spesa (attualmente dei 9 autobus citati sarebbero operativi 3; però il quadro di spesa impegnata per Fico non cambia).
Ma ogni giorno viaggiano sugli autobus per Fico, lunghi 18 metri e con 148 posti disponibili, in media sole 6 persone. “Se Fico vuole un servizio bus che se lo paghi da solo”, ha reagito alle cifre Silvia Piccinini, “quei mezzi e i nostri soldi potrebbero servire a migliorare i viaggi di migliaia di pendolari che ogni giorno si muovono sui bus di Bologna”
Quante pretese!
Fico è un investimento da 100 milioni di euro di cui 55 messi a disposizione come immobili da Caab, controllata del Comune di Bologna, ed è un investimento sul futuro e sul lavoro.
I BUS MESSI A DISPOSIZIONE DI FARINETTI E FICO
A ridosso dell’apertura l’amministratore delegato Tiziana Primori, membro forte di Coop Adriatica, disse: «Fico Eataly World vuole essere un modello anche per il mondo del lavoro perché occupa circa 700 addetti, in buona parte giovani, che diventano quasi 3000 con l’indotto. È una piattaforma imprenditoriale che unisce Nord e Sud Italia, piccole e grandi imprese per promuovere il made in Italy nel mondo a beneficio di tutto il Paese».
Ad appena tre mesi dall'apertura 90 lavoratori interinali sono stati lasciati a casa. Ma si sà, viviamo in un'epoca in cui il lavoro è instabile. Poche ore dopo l'apertura i carabinieri della forestale sequestrarono 1.000 metri cubi di rifiuti da demolizione, pericolosi e non, un cumulo di vetroresine, oli, fusti vuoti (prima contenenti solventi), plastiche e sostanze di sintesi varie, accumulati come in una discarica abusiva all’aperto in un piazzale interno del parco agroalimentare.
Ora lo spreco dei soldi pubblici dei trasporti. Parliamo di una struttura, 100000 mq, dove si coltiva e si produce, si seguono gli alimenti dal campo al ristorante per favorirne la tracciabilità. Il tutto a circa un chilometro e mezzo da un inceneritore che emette livelli di cadmio per una quantità "da 3 a 10 volte superiori a quelli riscontrati negli altri siti (negli altri inceneritori, ndr)", scrivono in uno studio del 2012 gli oncologi dell'associazione Medicina Democratica.
Ma dove vuole arrivare Farinetti? "Per peggiorare la congestione del traffico, inquinare senza neanche spostare passeggeri, serviva proprio Ficobus”, aggiunge ironico il consigliere comunale della Lega di Bologna Umberto Bosco. "E' in via di redazione una risoluzione per spingere la Giunta regionale a riconvertire i mezzi verso usi più razionali", avverte Daniele Marchetti sempre della Lega ma in Regione come la Piccinini. Vedremo se servirà a qualcosa. Brum brum Farinetti Ficobus!!!