Valeria Arnaldi per www.leggo.it
«La solitudine cercata è un balsamo, la solitudine subita un’aggressione», scriveva Robert Sabatier. Sarà proprio per questo che, con il lockdown e le successive limitazioni per il contenimento della pandemia, i single italiani hanno deciso di dedicarsi, sempre più numerosi, alla ricerca dell’anima gemella. Online s’intende.
Banditi aperitivi, eventi e occasioni di incontro nella vita - reale - quotidiana, molti si sono affidati a click e like per trovare “contatti” e hanno cercato e costruito l’amore, affidandosi al web-dating. Secondo gli ultimi dati Meetic, l’Italia è il Paese europeo con la maggiore percentuale di dater attivi tra la popolazione adulta, ben il 19,8%.
E il 70% dei single crede di poter trovare il partner ideale tramite il dating online. Una percentuale decisamente consistente, non solo di single, ma anche di italiani, se si pensa che, stando a recenti dati Istat, nel nostro Paese è una famiglia su tre ad essere composta da una sola persona.
Nel 2020, sono cresciuti pure gli appuntamenti nati dal web: erano, in media, 25 l’anno nel 2016, sono arrivati, stando alle stime, a un aumento di circa il 40%. Quella che poteva sembrare una necessità dettata dal lockdown, è diventata, invece, un’abitudine, condivisa, riconosciuta e soprattutto liberata da cliché e stereotipi.
Nell’annuale Peak Day, giorno dell’anno in cui si misura una crescita di iscrizioni e interazioni, Meetic ha riscontrato un aumento del 53% rispetto al 2020 nel numero di messaggi scambiati. E gli utenti attivi sono saliti del 10%. Dati in rialzo, ma in modo inferiore rispetto agli anni passati, a conferma, si legge nella ricerca, di «come, per i single, l’utilizzo del dating si sia sempre più normalizzato come pratica comune durante tutti i giorni dell’anno».
Nessuna timidezza o trasgressione dunque: il dating online è ritenuto uno dei tanti modi per conoscere il partner per la vita. E per molti è il migliore. Il 58%, infatti, ha sempre meno fiducia nella possibilità di trovare l’amore tramite amici. Il 64% trova difficile avvicinarsi a una persona in uno spazio pubblico. Meglio la Rete, che “concentra” attenzioni e intenzioni. Chi cerca online, lo fa non affidandosi al caso ma affinando la ricerca sulla base di interessi da condividere. È questo, per l’87% ,il fascino del web-dating. Senza dimenticare, per l’82%, la possibilità di ampliare il campo d’azione. Insomma, «Per ognuno c’è qualcuno sempre», come dice la canzone. Online, però, forse, si “incontra” prima.
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