Nicola Lillo per la Stampa
S ono stati ritirati dal mercato quattro lotti di spinaci surgelati per il rischio legato alla presenza di un' erba velenosa nella confezione, la mandragora. Si tratta di una pianta infestante molto pericolosa che nel raccolto può confondersi con gli altri vegetali commestibili e che sarebbe finita in alcune buste di spinaci millefoglie surgelati della Bonduelle.
L' azienda francese ha ritirato «in via precauzionale» gli interi lotti, dopo che il ministero della Salute ha pubblicato un richiamo con la richiesta di togliere al più presto il prodotto dagli scaffali.
Le foglie della pianta, che hanno proprietà allucinogene, avrebbero già mandato all' ospedale per intossicazione alimentare un' intera famiglia a Milano. L' azienda comunque sottolinea che «non esiste nessuna informazione che permette di attribuire la presenza di foglie di mandragora nei prodotti Bonduelle». Intanto però i Nas dei carabinieri stanno provvedendo a ritirare i pacchi dagli scaffali di alcuni supermercati. E il ministero della Salute raccomanda categoricamente ai consumatori di non mangiare questi spinaci, che potrebbero provocare seri fastidi.
In particolare si tratta dei lotti 15986504, 15986506, 15995174 e 16008520, che contengono buste da 750 grammi tutte con la data di scadenza dell' agosto 2019. Il prodotto, confezionato dall' azienda Gelardi Iberica di Navarra, in Spagna, è stato distribuito in alcune catene di grandi supermercati del Nord Italia, come Auchan, Esselunga e Simply.
Saranno ora le analisi comunque a stabilire se insieme agli spinaci fossero mischiate anche le foglie di questa pianta velenosa, che ha dato il titolo alla famosa commedia di Niccolò Machiavelli - «La mandragola» - e che è stata considerata in molte tradizioni popolari una pianta con poteri sovrannaturali, citata in pozioni leggendarie nell' antichità e nel Medioevo e anche in un libro di Harry Potter.
Ma non c' è da scherzare: le foglie di questa piantina apparentemente innocua possono causare confusione mentale, diarrea, vertigini, nausea e malessere generale. In certi casi, addirittura, se non si interviene rapidamente, portano anche al coma e alla morte.
Alla famiglia milanese vittima dell' intossicazione è andata comunque bene. Il padre 60enne, la madre di 55 anni e i due figli di 16 e 18 anni sono corsi in ospedale sabato sera, in preda a confusione mentale e in stato di amnesia. A subire le peggiori conseguenze è stato il marito, tenuto sotto osservazione per due giorni. Gli altri membri della famiglia invece sono stati subito dimessi.
Nella giornata di ieri c' è stato un secondo caso di presunta contaminazione di prodotti alimentari. È stato infatti ritirato dal mercato su richiesta del ministero della Salute un intero lotto di Taleggio Dop «Piacere Naturale» del marchio Carozzi Formaggi, prodotto a Barzio, in provincia di Lecco.
Il sospetto è che nelle confezioni fosse presente il pericoloso batterio Listeria monocytogenes. Anche in questo caso la contaminazione può avere conseguenze particolarmente serie. L' assunzione del prodotto può portare a disturbi gastrointestinali e, nei casi più gravi, può essere causa di meningiti (soprattutto per gli anziani) e per le donne in gravidanza il rischio è quello di provocare aborti e parti prematuri.
Il prodotto è stato distribuito dalla catena Esselunga, che ha immediatamente raccomandato ai consumatori che hanno acquistato le confezioni tra il 7 e il 28 settembre di non consumare il formaggio e di riportarlo al punto vendita.